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Ciproxin -

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

 

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE


Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato.


2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA


Ogni compressa contiene 669,4 mg di ciprofloxacina cloridrato e 506 mg di ciprofloxacina, complessivamente pari a 1000 mg di ciprofloxacina.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


3. FORMA FARMACEUTICA


Compressa a rilascio modificato.
Compresse oblunghe, quasi bianche o leggermente giallastre, contrassegnate con “C 1000 QD” su un lato e “BAYER” sull’altro.



4. INFORMAZIONI CLINICHE


4.1 Indicazioni terapeutiche


Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato è indicato nel trattamento delle infezioni riportate sotto (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Prima di iniziare la terapia, si deve prestare particolare attenzione alle informazioni disponibili sulla resistenza alla ciprofloxacina.
Si raccomanda di fare riferimento alle linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite acuta.

 

4.2 Posologia e modo di somministrazione


Posologia


Adulti


La dose abituale è una compressa (1000 mg) una volta al giorno per 7-14 giorni.

 

Popolazione pediatrica


Per mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia, l’impiego di Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato nei pazienti pediatrici di età inferiore ai 18 anni non è raccomandato.

 

Pazienti anziani


I pazienti anziani devono essere trattati con una dose stabilita in funzione della gravità dell’infezione e della clearance della creatinina del paziente.

 

Pazienti con ridotta funzionalità renale


Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con ridotta funzionalità renale:

Clearance della
Creatinina
[mL/min/ 1,73m²]

Creatinina
Sierica
[μmol/L]

Dose Orale
[mg]

> 30 <60

< 169

Vedere dosaggio
abituale

≤ 30 Compresi i pazienti
emodializzati e
in dialisi peritoneale

≥ 169

Una compressa di Ciproxin 500 mg a rilascio modificato al
giorno. Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato non deve essere
usato (vedere paragrafo 4.3)

 

Non è necessaria alcuna modifica di dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità epatica.

 

Modo di somministrazione


Le compresse devono essere inghiottite intere con un po’ di liquido. Le compresse di Ciproxin 1000 mg a rilascio modificato non devono essere masticate, né divise o frantumate prima dell’assunzione, altrimenti perdono le caratteristiche di rilascio modificato. Le compresse possono essere assunte indipendentemente dai pasti. L’assunzione a stomaco vuoto accelera l’assorbimento del principio attivo. Le compresse di ciprofloxacina non devono essere ingerite assieme a latte, derivati (ad es. yogurt) o bevande arricchite con sali minerali (ad es. succo d’arancia addizionato di calcio) (vedere paragrafo 4.5).
Se il paziente non è in grado di assumere le compresse a causa della gravità della malattia o per altre ragioni (ad es. pazienti in nutrizione enterale), si raccomanda di iniziare la terapia con ciprofloxacina endovenosa, fino a quando non sia possibile passare alla somministrazione orale.

 

4.3 Controindicazioni


  • Ipersensibilità alla ciprofloxacina, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
  • Somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina (vedere paragrafo 4.5).
  • Ridotta funzionalità renale (clearance della creatinina ≤ 30 mL/min/1,73 m2, oppure creatinina sierica ≥ 169 μmol/L).


4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego


L’uso di Ciproxin deve essere evitato nei pazienti che in passato hanno manifestato reazioni avverse gravi durante l’uso di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento di questi pazienti con Ciproxin deve essere iniziato soltanto in assenza di opzioni
terapeutiche alternative e dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio (vedere anche paragrafo 4.3).

 

Bambini e adolescenti


L’uso di Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato nei pazienti di età inferiore ai 18 anni non è raccomandato (vedere “Bambini e adolescenti” nel paragrafo 4.2).

 

Ipersensibilità


Reazioni allergiche e di ipersensibilità, comprese l’anafilassi e le reazioni anafilattoidi, si possono verificare dopo una dose singola (vedere paragrafo 4.8) e possono mettere il paziente in pericolo di vita. In tale evenienza è necessario interrompere la somministrazione di ciprofloxacina ed instaurare
una terapia adeguata.
Reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate, disabilitanti e potenzialmente irreversibili.
Casi molto rari di reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (muscoloscheletrico, nervoso, psichiatrico e sensorio), sono stati segnalati in pazienti che ricevevano chinoloni e fluorochinoloni, indipendentemente dall’età e da fattori di rischio preesistenti. La somministrazione di Ciproxin deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico prescrittore.

 

Tendinite e rottura dei tendini


Di norma la ciprofloxacina non deve essere usata in pazienti con un’anamnesi di malattia/disturbo dei tendini correlata al trattamento con chinoloni. Ciò nonostante, in circostanze molto rare, dopo documentazione microbiologica dell’agente causale e valutazione del rapporto rischio/beneficio, la ciprofloxacina può essere prescritta a questi pazienti per il trattamento di talune infezioni gravi, in modo particolare in caso di insuccesso della terapia standard o di resistenza batterica, qualora i dati microbiologici giustifichino l’impiego della ciprofloxacina.
Tendinite e rottura del tendine (in particolare, ma non solo, a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterale, possono manifestarsi già entro 48 ore dopo l’inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono state segnalate fino a diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento Il rischio di tendinite e rottura del tendine è maggiore nei pazienti anziani, nei pazienti con compromissione renale, nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi e in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. Pertanto, l’uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato.
Ai primi segni di tendinite, (per es. gonfiore con dolore, infiammazione), il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. L’arto o gli arti interessati devono essere adeguatamente trattati (per es. immobilizzazione). I corticosteroidi non devono essere usati in presenza di segni di tendinopatia.

 

Pazienti con miastenia grave

La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti affetti da miastenia grave perché i sintomi si possono aggravare (vedere paragrafo 4.8).

 

Aneurisma e dissezione dell’aorta, e rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica


Studi epidemiologici riferiscono un rischio accresciuto di aneurisma e dissezione dell’aorta, in particolare nei pazienti anziani, nonché di rigurgito aortico e mitralico dopo l’assunzione di fluorochinoloni. Casi di aneurisma e dissezione dell’aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8).

Pertanto, i fluorochinoloni devono essere usati soltanto dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche in soggetti con storia familiare positiva di aneurisma o malattia congenita delle valvole cardiache, o in pazienti con diagnosi pregressa di aneurisma e/o dissezione dell’aorta o malattia delle valvole cardiache, o in presenza di altri fattori di rischio o condizioni predisponenti:

  • sia per aneurisma e dissezione dell’aorta che per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., disturbi del tessuto connettivo quali sindrome di Marfan o sindrome di Ehlers-Danlos, sindrome di Turner, malattia di Behçet, ipertensione, artrite reumatoide);
  • per aneurisma e dissezione dell’aorta (ad es., disturbi vascolari quali arterite di Takayasu o arterite a cellule giganti, o aterosclerosi nota o sindrome di Sjögren);
  • per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., endocardite infettiva).

Il rischio di aneurisma e dissezione dell’aorta, e di una loro rottura, può essere accresciuto in pazienti trattati contemporaneamente con corticosteroidi sistemici.
In caso di comparsa improvvisa di dolore addominale, toracico o dorsale/lombare, si deve consigliare ai pazienti di consultare immediatamente il medico del pronto soccorso.
I pazienti devono inoltre rivolgersi immediatamente al medico in presenza di dispnea acuta, palpitazioni cardiache di nuova insorgenza o sviluppo di edema addominale o delle estremità inferiori.

 

Patologie della vista


Se la vista diventa compromessa o se si verifica qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un medico oculista.

 

Fotosensibilità


La ciprofloxacina può provocare reazioni di fotosensibilità. Durante il trattamento, i pazienti che assumono ciprofloxacina devono evitare l’esposizione diretta alla luce solare eccessiva od ai raggi ultravioletti (vedere paragrafo 4.8). In caso di comparsa di fotosensibilizzazione la terapia deve essere interrotta.

 

Convulsioni


E’ noto che la ciprofloxacina, come altri chinoloni, può provocare convulsioni o abbassare la soglia convulsiva. Nei pazienti epilettici o che hanno sofferto di precedenti disturbi del Sistema Nervoso Centrale (SNC) (per esempio abbassamento della soglia convulsiva, storia pregressa di convulsioni,
circolazione cerebrale ridotta, alterazioni della struttura cerebrale od emorragia cerebrale). Ciproxin deve essere utilizzato solo qualora i benefici del trattamento superino i rischi, dato che questi pazienti risultano compromessi a causa di possibili effetti indesiderati a carico del SNC. Sono stati riportati casi bdi stato epilettico. Nel caso si verifichino queste evenienze interrompere il trattamento (vedere paragrafo 4.8).

 

Neuropatia periferica


Casi di polineuropatia sensoriale o sensitivo-motoria con conseguente parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza muscolare sono stati segnalati in pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni. I pazienti in trattamento con Ciproxin devono essere avvisati di informare il proprio medico prima di proseguire il trattamento qualora si manifestino sintomi di neuropatia, quali dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare l’insorgenza di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).

 

Reazioni psichiatriche


Si possono verificare reazioni psichiatriche anche dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. In casi rari, depressione o reazioni psicotiche possono evolvere a ideazioni/pensieri suicidari culminanti in tentativi di suicidio o suicidio. Se si verificano depressione, reazioni psicotiche, ideazioni/pensieri suicidari, si deve interrompere il trattamento con ciprofloxacina.

 

Disturbi cardiaci


Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come per esempio:

  • sindrome congenita del QT lungo;
  • assunzione concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici);
  • squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokalemia, ipomagnesemia);
  • patologia cardiaca (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia).

I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano i fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, in queste popolazioni (vedere “Pazienti anziani” al paragrafo 4.2, e i paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9).

 

Disglicemia


Come per gli altri chinoloni, sono stati riportati dei disturbi della glicemia, incluse sia l’ipoglicemia che l’iperglicemia (vedere paragrafo 4.8), spesso nei pazienti diabetici in trattamento concomitante con un farmaco antidiabetico orale (es. glibenclamide) o con insulina. Sono stati riportati dei casi di coma ipoglicemico. Pertanto, in tutti i pazienti diabetici viene raccomandato un attento monitoraggio della glicemia.

 

Apparato digerente


L’insorgenza di diarrea grave e persistente durante o dopo il trattamento (anche a distanza di diverse settimane) potrebbe indicare la presenza di una colite da antibiotici (pericolosa per la vita, con possibile esito fatale), che va trattata immediatamente (vedere paragrafo 4.8). In questi casi sospendere subito Ciproxin e adottare una terapia adeguata. In questa situazione è controindicato l’uso di farmaci che inibiscono la peristalsi.

 

Rene e vie urinarie


E’ stata segnalata la comparsa di cristalluria in associazione con l’uso di ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8). I pazienti in trattamento con ciprofloxacina devono essere ben idratati ed in tali pazienti sarà bene evitare un’eccessiva alcalinità delle urine.

 

Funzionalità renale compromessa


Poichè la ciprofloxacina è largamente escreta immodificata per via renale, è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalità renale compromessa come riportato nel paragrafo 4.2 per evitare un aumento delle reazioni avverse dovute ad un accumulo di ciprofloxacina.

 

Fegato e vie biliari


In associazione con l’uso di Ciproxin sono stati segnalati casi di necrosi epatica ed insufficienza epatica pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8). Qualora compaiano segni e sintomi di epatopatia (come anoressia, ittero, urine scure, prurito, addome dolente alla palpazione), il trattamento deve essere interrotto.

 

Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi


Sono state segnalate reazioni emolitiche con la ciprofloxacina in pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. La ciprofloxacina deve essere evitata in questi pazienti, a meno che il potenziale beneficio non sia ritenuto superiore al possibile rischio. In questo caso, si deve controllare l’eventuale insorgenza di emolisi.

 

Resistenza


Durante o in seguito a un trattamento con ciprofloxacina possono essere isolati batteri che mostrano resistenza alla ciprofloxacina, in presenza o meno di una superinfezione clinicamente manifesta. Può esserci un particolare rischio di selezionare batteri resistenti alla ciprofloxacina in corso di trattamenti di lunga durata e nel trattamento di infezioni nosocomiali e/o di infezioni causate dalle specie Staphylococcus e Pseudomonas.

 

Citocromo P450


La ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 e può così provocare un incremento nelle concentrazioni sieriche di sostanze metabolizzate da questo enzima (ad es. teofillina, clozapina, olanzapina, ropinirolo, tizanidina, duloxetina, agomelatina), che vengano somministrate concomitantemente. Pertanto, i pazienti che assumono queste sostanze insieme con la ciprofloxacina devono essere tenuti sotto controllo costante per la comparsa di segni clinici di sovradosaggio e può rendersi necessaria la determinazione delle concentrazioni sieriche (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina è controindicata.

 

Metotrexato


L’uso concomitante della ciprofloxacina con il metotrexato è sconsigliato (vedere paragrafo 4.5).

 

Interazione con test di laboratorio


L’attività in vitro della ciprofloxacina nei confronti del Mycobacterium tuberculosis potrebbe dare luogo a falsi negativi nei test batteriologici eseguiti su campioni prelevati da pazienti in trattamento con ciprofloxacina.

 

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione


Effetti di altri medicinali sulla ciprofloxacina:


Farmaci noti per prolungare l’intervallo QT


La ciprofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela in pazienti che assumonofarmaci noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio anti-aritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4).

 

Formazione di complessi chelanti


La somministrazione concomitante di Ciproxin e farmaci contenenti cationi multivalenti e supplementi minerali (ad es. calcio, magnesio, alluminio, ferro), chelanti polimerici del fosfato (ad es. sevelamer), sucralfato od antiacidi e formulazioni altamente tamponate (ad es. didanosina compresse), contenenti magnesio, alluminio o calcio, riduce l’assorbimento della ciprofloxacina. Di conseguenza Ciproxin deve essere somministrato 1 - 2 ore prima o almeno 4 ore dopo l’assunzione di questi preparati. Tali restrizioni d’uso non si applicano agli antiacidi appartenenti alla classe degli H2 antagonisti.

 

Probenecid


Il probenecid interferisce con la secrezione renale della ciprofloxacina; la loro contemporanea somministrazione determina un aumento delle concentrazioni sieriche di ciprofloxacina.

 

Metoclopramide


Metoclopramide accelera l’assorbimento di ciprofloxacina portando ad una diminuzione del tempo per raggiungere il picco plasmatico. Non sono stati osservati effetti sulla biodisponibilità di ciprofloxacina.

 

Omeprazolo


La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e medicinali contenenti omeprazolo porta a una leggera riduzione della Cmax e dell’AUC di ciprofloxacina.

 

Effetti della ciprofloxacina su altri medicinali:


Tizanidina


La tizanidina non dev’essere somministrata insieme con la ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.3). In uno studio clinico in volontari sani si è osservato un incremento nelle concentrazioni sieriche della tizanidina (incremento della Cmax di un fattore 7, intervallo 4 - 21; incremento dell’AUC di un fattore 10, intervallo 6 - 24), somministrata in concomitanza con ciprofloxacina.
L’incremento delle concentrazioni sieriche di tizanidina è associato ad un effetto ipotensivo e sedativo potenziato (vedere “Citocromo P450” nel paragrafo 4.4).

 

Metotrexato


Il trasporto tubulare renale del metotrexato può venire inibito dalla somministrazione concomitante di Ciproxin, con conseguente potenziale incremento dei livelli plasmatici di metotrexato ed aumento del rischio di reazioni tossiche associate al metotrexato. L’uso concomitante è sconsigliato (vedere paragrafo 4.4).

 

Teofillina


La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e teofillina può causare un aumento indesiderato della concentrazione plasmatica di quest'ultima e, di conseguenza, la comparsa di effetti indesiderati teofillina-indotti che, raramente, possono mettere il paziente in pericolo di vita o risultare fatali.
Durante la terapia in associazione, si dovrà controllare la teofillinemia, eventualmente riducendo la dose della teofillina (vedere “Citocromo P450” nel paragrafo 4.4).

 

Altre xantine


In seguito alla somministrazione concomitante di ciprofloxacina e caffeina o pentoxifillina, è stato osservato un incremento nelle concentrazioni sieriche di queste xantine.

 

Fenitoina


Livelli sierici alterati (diminuiti od aumentati) di fenitoina sono stati osservati nei pazienti trattati contemporaneamente con ciprofloxacina e fenitoina. Per evitare la perdita di controllo degli attacchi associata alla diminuzione dei livelli di fenitoina e per prevenire gli effetti indesiderati legati al sovradosaggio della fenitoina quando la ciprofloxacina venga interrotta nei pazienti che assumano entrambi i medicinali, si raccomanda di monitorare la terapia con la fenitoina, comprese le misurazioni della concentrazione sierica della fenitoina, durante ed immediatamente dopo la co-somministrazione della ciprofloxacina con la fenitoina.

 

Ciclosporina


Un aumento transitorio nella concentrazione sierica di creatinina è stato osservato quando ciprofloxacina e medicinali contenenti ciclosporina sono stati somministrati contemporaneamente. Pertanto, è necessario periodicamente (due volte alla settimana) controllare le concentrazioni di creatinina sierica in questi pazienti.

 

Antagonisti della vitamina K


La somministrazione concomitante di Ciproxin e antagonisti della vitamina K può aumentare l'azione di questi ultimi. Il rischio può variare in funzione dell’infezione di base, dell’età e delle condizioni generali del paziente, cosicché il contributo della ciprofloxacina all’incremento dell’INR (rapporto standardizzato internazionale) risulta difficile da valutare. Si consiglia un monitoraggio frequente dell’INR durante e nel periodo immediatamente successivo la somministrazione concomitante di Ciproxin con un antagonista della vitamina K (es: warfarin, acenocumarolo, fenprocumone o fluindione).

 

Antidiabetici orali


Quando sono stati somministrati contemporaneamente ciprofloxacina ed antidiabetici orali, soprattutto sulfaniluree (per esempio glibenclamide, glimepiride) è stata osservata ipoglicemia, presumibilmente per l’intensificarsi dell’azione degli antidiabetici orali (vedere paragrafo 4.8).

 

Duloxetina


In studi clinici è stato dimostrato che l’uso concomitante di duloxetina con inibitori forti dell’isozima CYP450 1A2 come la fluvoxamina, può provocare un incremento dell’AUC e del Cmax della duloxetina. Sebbene non ci siano dati clinici sulla possibile interazione con la ciprofloxacina, simili effetti possono essere attesi in caso di somministrazione concomitante. (vedere “Citocromo P450” nel paragrafo 4.4).

 

Ropinirolo


In uno studio clinico è stato dimostrato che l’uso concomitante di ropinirolo e ciprofloxacina, un moderato inibitore dell’isoenzima 1A2 del CYP450, dà luogo a un incremento della Cmax e dell’AUC del ropinirolo rispettivamente del 60% e dell’84%. Si consiglia di controllare l’eventuale insorgenza di effetti indesiderati indotti dal ropinirolo e di adattarne opportunamente il dosaggio durante la cosomministrazione con Ciproxin e nel periodo immediatamente successivo (vedere “Citocromo P450” nel paragrafo 4.4).

 

Lidocaina


In soggetti sani è stato dimostrato che l’uso concomitante di ciprofloxacina con medicinali contenenti lidocaina, un inibitore moderato dell’isozima CYP450 1A2 riduce del 22% la clearance della lidocaina somministrata per via endovenosa.
Sebbene il trattamento con lidocaina sia ben tollerato, è possibile che si verifichi un’interazione con ciprofloxacina, associata con effetti collaterali, dopo somministrazione concomitante.

 

Clozapina


In seguito alla somministrazione concomitante di 250 mg di ciprofloxacina e clozapina per 7 giorni, si è osservato un incremento delle concentrazioni sieriche di clozapina e di N-demetilclozapina rispettivamente del 29% e del 31%. Si consiglia di sorvegliare il paziente e di adattare opportunamente il dosaggio della clozapina durante la cosomministrazione con Ciproxin e nel
periodo immediatamente successivo (vedere “Citocromo P450” nel paragrafo 4.4).

 

Sildenafil


In soggetti sani, dopo somministrazione orale di 50 mg in concomitanza con 500 mg di ciprofloxacina, la Cmax e AUC di sildenafil sono aumentate di circa il doppio. Pertanto, si deve usare particolare cautela quando si prescrive Ciproxin in concomitanza con sildenafil, prendendo in considerazione i rischi ed i benefici.

 

Agomelatina

Negli studi clinici è stato dimostrato che la fluvoxamina, forte inibitore dell’isoenzima CYP 450 1 A 2 inibisce in modo marcato il metabolismo dell’agomelatina con conseguente aumento dell’esposizione all’agomelatina di 60 volte. Sebbene non siano disponibili dati clinici relativi ad una possibile interazione con ciprofloxacina, inibitore moderato del CYP 450 1 A 2, effetti
simili possono essere attesi a seguito di somministrazione concomitante (vedere “Citocromo P450” nel paragrafo 4.4).

 

Zolpidem


La somministrazione contemporanea con ciprofloxacina può aumentare i livelli sanguigni di zolpidem; la somministrazione concomitante non è raccomandata.

 

Alimenti e latticini


Il calcio assunto con gli alimenti durante i pasti non influenza in modo significativo l’assorbimento. Tuttavia, deve essere evitata la somministrazione concomitante a digiuno di ciprofloxacina con latticini, o bevande arricchite con sali minerali (ad es. latte, yogurt o succo d’arancia addizionato di calcio), poiché l’assorbimento della ciprofloxacina potrebbe ridursi.

 

4.6 Gravidanza e allattamento


Gravidanza


I dati disponibili sulla somministrazione di ciprofloxacina a donne in gravidanza non indicano un effetto teratogeno o una tossicità feto/neonatale della ciprofloxacina. Gli studi nell’animale non hanno dimostrato effetti nocivi diretti o indiretti in termini di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). In animali esposti ai chinoloni in età precoce e nel periodo prenatale sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura, perciò non si può escludere che il farmaco possa causare danni alle cartilagini articolari dell’organismo umano non ancora sviluppato o del feto (vedere paragrafo 5.3). Quindi l’uso di Ciproxin non è raccomandato durante la gravidanza.

 

Allattamento


La ciprofloxacina viene escreta nel latte materno. Per il possibile rischio di danno articolare, l’uso di Ciproxin non è raccomandato durante l’allattamento (vedere paragrafo 5.3).

 

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari


Per i loro effetti neurologici, i fluorochinoloni, compresa la ciprofloxacina, possono influenzare i tempi di reazione, in maniera tale da compromettere la capacità di guida e l’uso di macchine (vedere paragrafo 4.8). Ciò si manifesta in particolare in associazione con l’uso di bevande alcoliche.

 

4.8 Effetti indesiderati


Le reazioni avverse più comunemente riportate sono la nausea e la diarrea.
Le reazioni avverse (ADRs) segnalate con Ciproxin (terapia orale, endovenosa e sequenziale) nell’ambito delle sperimentazioni cliniche e durante la fase post-marketing sono riportate nella tabella sotto. L’analisi di frequenza tiene conto dei dati relativi sia alla somministrazione orale che quella endovenosa di ciprofloxacina.

 

Le frequenze sono definite come:


Molto comune (≥ 1/10);
Comune (≥ 1/100, <1/10);
Non comune (≥ 1/1.000, <1/100);
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)
Molto raro (< 1/1.000).

Le reazioni avverse identificate solo durante la sorveglianza post-marketing e per le quali non è stato possibile definire la frequenza, sono riportate sotto “Non nota”.

 

Classificazione per Sistemi e Organi

Comune
da ≥1/100
a <1/10

Non
Comune
da ≥1/1.000
a <1/100

Raro
da
≥1/10.000 a
<1/1.000

Molto
Raro
<1/10.000

Non Nota
(la frequenza
non può
essere
definita
sulla base
dei dati
disponibili)

Infezioni ed
Infestazioni

 

Superinfezioni micotiche

 

 

 

Patologie
del Sistema
Emolinfopoietico

 

Eosinofilia

Leucopenia
Anemia
Neutropenia
Leucocitosi
Trombocitopenia
Trombocitosi

Anemia
emolitica
Agranulocitosi
Pancitopenia
(pericolosa
per la vita)
Depression
e midollare
(pericolosa
per la vita)

 

Disturbi del
Sistema
Immunitario

 

 

Reazione
allergica
Edema
allergico /
angioedema

Reazione
anafilattica
Shock
anafilattico
(pericoloso
per la vita)
(vedere
paragrafo
4.4)
Reazione a
tipo
malattia da
siero

 

Disturbi
endocrini

 

 

 

 

Sindrome
da
Inappropriata
Secrezione
di Ormone
Antidiuretic
o (SIADH)

Disturbi del
Metabolismo e della
Nutrizione

 

Diminuzione
dell’appetito

Iperglicemia
Ipoglicemia
(vedere
paragrafo
4.4)

 

Coma
ipoglicemico (vedere
paragrafo
4.4)

Disturbi
Psichiatrici
*

 

Iperattività
psicomotoria
/ agitazione

Confusione e
disorientamento
Reazione
ansiosa
Alterazione
dell’attività
onirica
Depressione
(potenzialmente
culminanti in
ideazioni/pensieri
suicidari o
tentativi di
suicidio o
suicidio)
(vedere
paragrafo 4.4)
Allucinazioni

Reazioni
psicotiche
(potenzialm
ente
culminanti
in
ideazioni/p
ensieri
suicidari o
tentativi di
suicidio o
suicidio
vedere
paragrafo
4.4)

Mania,
incluso
ipomania

Patologie
del Sistema
Nervoso*

 

Cefalea
Capogiro
Disturbi del
sonno
Disturbi del
gusto

Parestesia e
Disestesia
Ipoestesia
Tremore
Convulsioni
(incluso lo
stato
epilettico,
vedere
paragrafo
4.4)
Vertigine

Emicrania
Alterazione
della
coordinazione
Disturbi
della
deambulazione
Disturbi del
nervo
olfattivo
Ipertensione
endocranica
e
pseudotumor cerebri

Neuropatia
periferica e
polineuropa
tia (vedere
paragrafo
4.4)

Patologie
dell’Occhio
*

 

 

Disturbi
visivi (es.
diplopia)

Alterazioni
della
percezione
cromatica

 

Patologie
dell’Orecch
io e del
Labirinto*

 

 

Tinnito
Perdita
dell’udito /
Calo
dell’udito

 

 

Patologie
Cardiache**

 

 

Tachicardia

 

Aritmia
ventricolare
, torsione di
punta
(riportate
prevalente
mente
in pazienti
con fattori
di rischio
noti per il
prolungamento del QT),
QT
prolungato
all’ECG
(vedere
paragrafi
4.4 e 4.9)

Patologie
Vascolari**

 

 

Vasodilatazione
Ipotensione
Sincope

Vasculite

 

Patologie
Respiratori
e,
Toraciche e
Mediastinic
he

 

 

Dispnea
(compresa
l’asma)

 

 

Patologie
Gastrointes
tinali

Nausea
Diarrea

Vomito
Dolori
gastrointesti
nali e
addominali
Dispepsia
Flatulenza

Colite
associata ad
antibioticote
rapia (molto
raramente
con possibile
esito fatale)
(vedere
paragrafo
4.4)

Pancreatite

 

Patologie
Epatobiliari

 

Incremento
delle
transaminasi
Incremento
della
bilirubina

Compromissi
one della
funzionalità
epatica
Ittero
colestatico
Epatite

Necrosi
epatica
(molto
raramente
evolvente
ad
insufficienz
a epatica
pericolosa
per la vita)
(vedere
paragrafo
4.4)

 

Patologie
della Cute e
del Tessuto
Sottocutaneo

 

Eruzione
cutanea
Prurito
Orticaria

Reazioni di
fotosensibilità (vedere
paragrafo
4.4)

Petecchie
Eritema
multiforme
Eritema
nodoso
Sindrome di
Stevens-
Johnson
(potenzialm
ente
pericolosa
per la vita)
Necrolisi
epidermica
tossica
(potenzialm
ente
pericolosa
per la vita)

Pustolosi
Esantemati
ca Acuta
Generalizza
ta (AGEP)
Reazioni al
farmaco
con
eosinofilia e
sintomi
sistemici
(DRESS)

Patologie
del Sistema
Muscolosch
eletrico e
del Tessuto
Connettivo*

 

Dolore
muscolosche
letrico (ad
es. dolore
alle
estremità,
dolore
lombare,
dolore
toracico)
Artralgia

Mialgia
Artrite
Aumentato
tono
muscolare e
crampi

Debolezza
muscolare
Tendinite
Rottura di
tendine
(prevalente
mente del
tendine
d’Achille)
(vedere
paragrafo
4.4)
Esacerbazi
one dei
sintomi di
miastenia
grave
(vedere
paragrafo
4.4)

 

Patologie

Renali e
Urinarie

 

Compromissione della
funzionalità
renale

Insufficienza

renale
Ematuria
Cristalluria
(vedere
paragrafo
4.4)
Nefrite
tubulo-
interstiziale

 

 

Patologie
Sistemiche
e
Condizioni
Relative
alla Sede di
Somministr
azione*

 

Astenia
Febbre

Edema
Sudorazione
(iperidrosi)

 

 

Esami
Diagnostici

 

Incremento
della
fosfatasi
alcalina
ematica

Incremento
dell’amilasi

 

Rapporto
standardizzato
internazionale
aumentato
(in pazienti
trattati con
antagonisti
della
vitamina K)

 

* Casi molto rari di reazioni al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura di tendine, artralgia, dolore gli arti, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, compromissione della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell’udito, della vista, del gusto e dell’olfatto), sono stati segnalati in associazione con l’uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).

** Casi di aneurisma e dissezione dell’aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.4).

*** Questi eventi sono stati segnalati nel periodo post-registrativo e sono stati osservati prevalentemente in pazienti con altri fattori di rischio per il prolungamento del QT (vedere paragrafo 4.4).

 

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

 


4.9 Sovradosaggio


In caso di marcato sovradosaggio orale ed acuto, è stata segnalata, in alcuni casi, tossicità renale reversibile.
Un sovradosaggio di 12 g ha dato luogo a lievi sintomi di tossicità. Un sovradosaggio acuto di 16 g ha causato insufficienza renale acuta.
I sintomi del sovradosaggio consistono in capogiro, tremore, cefalea, stanchezza, convulsioni, allucinazioni, confusione, malessere addominale, compromissione della funzionalità renale ed epatica, cristalluria ed ematuria.
Oltre alle consuete misure di emergenza, (svuotamento gastrico seguito da somministrazione di carbone attivo), si raccomanda di mantenere sotto controllo la funzione renale ed il pH urinario, se necessario acidificando le urine per prevenire la cristalluria. I pazienti devono essere mantenuti ben
idratati. Antiacidi contenenti calcio e magnesio possono teoricamente ridurre l’assorbimento di ciprofloxacina in caso di sovradosaggio.
Solamente una piccola quantità di ciprofloxacina (<10%) viene eliminata con la emodialisi o la dialisi peritoneale.
Nel caso di sovradosaggio si deve intervenire con un trattamento sintomatico.
Si deve effettuare un monitoraggio con ECG per la possibilità di prolungamento dell’intervallo QT.


5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE


5.1 Proprietà farmacodinamiche


Categoria farmacoterapeutica: Fluorochinoloni, codice ATC: J01MA02.

 

Meccanismo d’azione


L’azione battericida della ciprofloxacina, in quanto antibatterico fluorochinolonico, è il risultato dell’inibizione della topoisomerasi di tipo II (DNA-girasi) e della topoisomerasi IV, necessarie per i processi di replicazione, trascrizione, riparazione e ricombinazione del DNA batterico.

 

Relazione farmacicinetica/farmacodinamica


L’efficacia dipende soprattutto dal rapporto fra concentrazione sierica massima (Cmax) e concentrazione minima inibente (MIC) della ciprofloxacina per un batterio patogeno e dal rapporto fra area sottesa alla curva (AUC) e MIC.

 

Meccanismo di resistenza


In vitro, la resistenza alla ciprofloxacina può essere acquisita attraverso un processo per stadi successivi, per mutazioni a livello del sito bersaglio nella DNA girasi e nella topoisomerasi IV, da cui risulta un variabile grado di resistenza crociata tra la ciprofloxacina e gli altri fluorochinoloni. Mentre singole mutazioni possono non risultare in resistenza clinica, mutazioni multiple danno luogo a resistenza clinica a gran parte o a tutti i principi attivi appartenenti alla classe. Meccanismi di resistenza quali le barriere alla penetrazione e/o meccanismi di efflusso possono avere un effetto variabile sulla sensibilità ai fluorochinoloni, in funzione delle proprietà fisico-chimiche dei diversi principi attivi della classe e dell’affinità dei sistemi di trasporto per ciascuno di essi. Tutti i meccanismi di resistenza in vitro sono comunemente osservati negli isolati clinici. I meccanismi di resistenza che inattivano altri antibiotici, quali le barriere alla penetrazione (comune nello Pseudomonas aeruginosa) ed i meccanismi di efflusso, possono influenzare la sensibilità alla
ciprofloxacina.
E’ stata osservata resistenza mediata da plasmidi codificata da geni qnr.

 

Spettro di attività antibatterica


I “breakpoint” separano i ceppi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e questi ultimi dai ceppi resistenti:


Raccomandazioni EUCAST

 

Microrganismi

Sensibile

Resistente

Enterobacteriaceae

S ≤ 0,25 mg/L

R > 0,5 mg/L

Salmonella spp.

S ≤ 0,06 mg/L

R > 0,06 mg/L

Pseudomonas spp.

S ≤ 0,5 mg/L

R > 0,5 mg/L

Acinetobacter spp.

S ≤ 1 mg/L

R > 1 mg/L

Staphylococcus spp.1

S ≤ 1 mg/L

R > 1 mg/L

Haemophilus influenzae

S ≤ 0,06 mg/L

R > 0,06 mg/L

Moraxella catarrhalis

S ≤ 0,125 mg/L

R > 0,125 mg/L

Neisseria gonorrhoeae

S ≤ 0,03 mg/L

R > 0,06 mg/L

Neisseria meningitidis

S ≤ 0,03 mg/L

R > 0,03 mg/L

“Breakpoint” non
correlati alla specie*

S ≤ 0,25 mg/L

R > 0,5 mg/L

 

1. Staphylococcus spp. - i “breakpoint” per la ciprofloxacina sono relativi a terapie ad alto dosaggio.


* I “breakpoint” non correlati alla specie sono stati determinati principalmente sulla base di dati farmacocinetici/farmacodinamici e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC per specifiche
specie. Devono essere usati solo per specie cui non sia stato assegnato un “breakpoint” specie-specifico e non per specie per le quali non siano raccomandate le prove di sensibilità.

La prevalenza di resistenza acquisita, per specie selezionate, può variare sia nelle diverse aree geografiche che nel tempo. Pertanto è opportuno conoscere i dati locali di resistenza, in particolare per il trattamento di infezioni gravi. Se necessario, si deve ricorrere al parere di un esperto laddove la prevalenza locale di resistenza sia tale da rendere discutibile l’utilità del farmaco, per lo meno in certi tipi di infezioni.

 

Classificazione delle specie rilevanti sulla base della sensibilità alla ciprofloxacina (per le specie Streptococcus vedere paragrafo 4.4)

 

SPECIE COMUNEMENTE SENSIBILI

Aerobi Gram-positivi

Bacillus anthracis (1)

Aerobi Gram-negativi

Aeromonas spp.
Brucella spp.
Citrobacter koseri
Francisella tularensis
Haemophilus ducreyi
Haemophilus influenzae*
Legionella spp.
Moraxella catarrhalis*
Neisseria meningitidis
Pasteurella spp.
Salmonella spp.*
Shigella spp.*
Vibrio spp.
Yersinia pestis

Anaerobi

Mobiluncus

Altri microrganismi

Chlamydia trachomatis ($)
Chlamydia pneumoniae ($)
Mycoplasma hominis ($)
Mycoplasma pneumoniae ($

SPECIE PER LE QUALI LA RESISTENZA ACQUISITA PUÒ COSTITUIRE
UN PROBLEMA

Aerobi Gram-positivi

Enterococcus faecalis ($)
Staphylococcus spp.*(2)

Aerobi Gram-negativi

Acinetobacter baumannii+
Burkholderia cepacia+*
Campylobacter spp.+*
Citrobacter freundii*
Enterobacter aerogenes
Enterobacter cloacae*
Escherichia coli*
Klebsiella oxytoca
Klebsiella pneumoniae*
Morganella morganii*
Neisseria gonorrhoeae*
Proteus mirabilis*
Proteus vulgaris*
Providencia spp.
Pseudomonas aeruginosa*
Pseudomonas fluorescens
Serratia marcescens*

Anaerobi

Peptostreptococcus spp.
Propionibacterium acnes

MICRORGANISMI INTRINSECAMENTE RESISTENTI

Aerobi Gram-positivi

Actinomyces
Enteroccus faecium
Listeria monocytogenes

Aerobi Gram-negativi

Stenotrophomonas maltophilia

Anaerobi

Eccetto quelli sopracitati

Altri microrganismi

Mycoplasma genitalium
Ureaplasma urealitycum

* L’efficacia clinica è stata dimostrata per gli isolati sensibili nelle
indicazioni cliniche approvate.
+ Tasso di resistenza ≥ 50% in uno o più paesi europei
($):Sensibilità intermedia in assenza di meccanismi di resistenza acquisiti
(1):Sono stati condotti studi in infezioni sperimentali animali da inalazione
di spore di Bacillus anthracis; questi studi mostrano che gli antibiotici,
iniziati precocemente dopo l’esposizione, impediscono l’insorgenza
della malattia se il trattamento viene proseguito fino alla riduzione del
numero di spore nell’organismo al di sotto della dose infettiva.
L’impiego nell’uomo è consigliato essenzialmente sulla base di dati di
sensibilità in vitro e di dati sperimentali nell’animale, assieme a qualche
dato nell’uomo. Un trattamento di due mesi con ciprofloxacina orale
alla dose di 500 mg 2 volte al giorno è considerato efficace nel
prevenire l’infezione nell’uomo adulto. Il medico deve fare riferimento ai
documenti ufficiali nazionali e/o internazionali sul trattamento
dell’antrace.
(2):Lo S. aureus meticillino-resistente esprime molto comunemente
resistenza crociata ai fluorochinoloni. Il tasso di resistenza alla
meticillina è dal 20 al 50% circa fra tutte le specie di stafilococchi ed è
generalmente più elevato negli isolati nosocomiali.

 

 

5.2 Proprietà farmacocinetiche


Assorbimento


Le compresse di Ciproxin a rilascio modificato sono formulate in modo da rilasciare il principio attivo più lentamente delle compresse a rilascio immediato. Circa il 35% della dose è contenuto in una componente a rilascio immediato, mentre il restante 65% è contenuto in una matrice a rilascio
prolungato. Tutta la dose viene rilasciata prima che la compressa abbia raggiunto il tratto distale dell’intestino tenue.
In seguito alla somministrazione orale di Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato, la ciprofloxacina viene assorbita rapidamente e quasi completamente. L’area sottesa alla curva concentrazione plasmatica/tempo (AUC) dopo dose singola è pari a 15,3 mg•h/L (media geometrica).
Concentrazioni plasmatiche massime di 2,70 mg/L (media geometrica) vengono raggiunte da 1 a 4 ore dopo la somministrazione.
Allo stato stazionario la biodisponibilità relativa ammonta a circa il 98% (intervallo di confidenza al 90%: 91 – 105%), a conferma dell’equivalenza della formulazione, per quanto attiene all’esposizione sistemica, rispetto ad una dose equipotente del trattamento standard al regime di 500 mg b.i.d..
L’esposizione al farmaco in termini di AUC allo stato stazionario è approssimativamente pari a 16,0 mg•h/L (media geometrica).
La biodisponibilità assoluta è pari al 70 – 80%.

 

Distribuzione


Durante il trattamento con Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato al regime di una compressa al giorno, concentrazioni di picco di circa 3,0 mg/L (media geometrica) vengono raggiunte da 1 a 4 ore dall’assunzione. L’emivita terminale è approssimativamente pari a 5 ore. Allo stato stazionario, le concentrazioni plasmatiche di valle di ciprofloxacina, al termine dell’intervallo fra le somministrazioni (C24,ss), sono pari a 0,087 mg/L (media geometrica).
Allo stato stazionario non si osserva accumulo del farmaco.
La tabella che segue mostra le concentrazioni urinarie di ciprofloxacina (mg/L) dopo dose singola e allo stato stazionario, in seguito a monosomministrazione giornaliera di Ciproxin 1000 mg compresse a rilascio modificato [media (intervallo)].

 

Tempo dalla somministrazione
[punto intermedio dell’intervallo di raccolta delle urine
(intervallo di raccolta)]

2 h (0 – 4 h)

6 h (4 – 8 h)

10 h (8 – 12 h)

18 h (12 – 24
h)

 

Concentrazioni in mg/L: media (intervallo)

97 (70 –1614)

294 (30 –1586)

121 (11 – 581)

58 (8,6 – 198)

 

589 (108 –3030)

359 (26 –1991)

160 (36 – 843)

65 (5,3 – 204)

 

 

 

Biotrasformazione


Sono state riscontrate basse concentrazioni di quattro metaboliti, identificati come desetilenciprofloxacina (M1), sulfociprofloxacina (M2), ossociprofloxacina (M3) e formilciprofloxacina (M4). I metaboliti mostrano attività antibatterica in vitro, ma inferiore a quella del composto progenitore.
La ciprofloxacina è un moderato inibitore degli isoenzimi 1A2 del CYP 450.

 

Eliminazione


La ciprofloxacina è prevalentemente escreta in forma immodificata per via renale ed, in minor misura, per via fecale. L’emivita di eliminazione dal siero in soggetti con funzione renale normale è di circa 4-7 ore.

 

Escrezione di ciprofloxacina (% della dose)

 

Somministrazione
Orale

 

Urine

Feci

Ciprofloxacina

44,7

25,0

Metaboliti (M1-M4)

11,3

7,5

 

La clearance renale è compresa fra 180 e 300 mL/kg/h e la clearance corporea totale fra 480 e 600 mL/kg/h. La ciprofloxacina va incontro sia a filtrazione glomerulare che a secrezione tubulare. Una grave compromissione della funzionalità renale determina un aumento dell’emivita della ciprofloxacina, che può raggiungere le 12 ore.
La clearance non renale della ciprofloxacina è dovuta prevalentemente a secrezione transintestinale attiva e a metabolismo. L’1% della dose è escreto per via biliare. La ciprofloxacina è presente nella bile in concentrazioni elevate.

 

5.3 Dati preclinici di sicurezza


I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità per dose singola, tossicità a dosi ripetute, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.
Come molti altri chinoloni, la ciprofloxacina è fototossica negli animali a livelli di esposizione che hanno rilevanza clinica. I dati sulla fotomutagenicità/fotocancerogenicità mostrano un debole effetto fotomutageno e fotocancerogeno della ciprofloxacina in vitro ed in esperimenti animali. Questo effetto è paragonabile a quello di altri inibitori delle girasi.

 

Tollerabilità articolare:


Come è noto anche per altri inibitori della girasi, la ciprofloxacina provoca alterazioni delle grandi articolazioni portanti negli animali in accrescimento.
L’entità del danno alle cartilagini varia in funzione dell’età, della specie e della dose e può essere ridotto scaricando le articolazioni. Gli studi sugli animali maturi (ratto, cane) non hanno messo in evidenza lesioni alle cartilagini. In uno studio in cani beagle giovani, la ciprofloxacina, dopo due settimane di trattamento a dosi terapeutiche, ha provocato gravi alterazioni articolari, ancora visibili dopo 5 mesi.


6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE


6.1 Elenco degli eccipienti


Ipromellosa, acido succinico, crospovidone, silice colloidale anidra, magnesio stearato, macrogoli, titanio diossido (E 171).

 

6.2 Incompatibilità


Non pertinente.

 


6.3 Periodo di validità


3 anni.

 

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione


Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

6.5 Natura e contenuto del contenitore


Blister di PP/Alluminio.
Confezione da 7 compresse a rilascio modificato.

 

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento


Nessuna istruzione particolare.



7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO


Bayer S.p.A.
Viale Certosa, 130
20156 Milano.


8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO


AIC 026664146.


9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE


Data di prima autorizzazione: 27/07/1987.
Data del rinnovo più recente: 01/06/2010.

 

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO



Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2022.


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Fonte dell'articolo: Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)

Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.
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