Fibrillazione Atriale -
Cos'č? quali sono i sintomi, le cause e i rimedi.
In questo articolo troverai….
- Cos'è la fibrillazione atriale?
- Quali sono i sintomi della fibrillazione atriale?
- Quali sono le cause della fibrillazione atriale?
- Fattori di rischio
- Rimedi per contrastare la fibrillazione atriale
- Ripristino del normale ritmo del cuore
- Ablazione trans catetere
- Diagnosi
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Cos’è la fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più diffusa e la sua prevalenza tende a crescere con di pari passo con l’avanzare dell’età. Si tratta di una condizione in cui le cellule dell'atrio del cuore cominciano a contrarsi in modo incontrollato, causando palpitazioni e altri sintomi. In alcuni casi, la fibrillazione atriale può essere pericolosa per la salute e richiedere un trattamento immediato. Nell'articolo di oggi, vogliamo parlare nel dettaglio della fibrillazione atriale: cos'è, quali sono i sintomi, le cause e i rimedi.
La fibrillazione atriale può essere di tre tipi:
- Parossistica: di tipo occasionale, la cui durata è variabile (da pochi minuti ad alcuni giorni) e si risolve spontaneamente;
- Persistente: questo tipo di fibrillazione atriale non si risolve spontaneamente, ma solo grazie ad un’accurata terapia farmacologica o con l’erogazione di una scarica elettrica (cardioversione), che consente di ripristinare il corretto ritmo cardiaco;
- Permanente: questo terzo tipo di fibrillazione atriale è presente in maniera costante e non riesce ad essere risolta né con una terapia farmacologica, ne con la cardioversione.
Quali sono i sintomi della fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è un disturbo cardiaco che può essere pericoloso se non trattato immediatamente. I sintomi includono palpitazioni, vertigini, mancanza di respiro e dolore al petto.
Di seguito un riassunto dei principali sintomi che caratterizzano la fibrillazione atriale:
- Battito cardiaco accelerato e/o irregolare;
- Sensazione di stanchezza;
- Difficoltà nella respirazione;
- Astenia;
- Scarsa tolleranza agli sforzi;
- Vertigini;
- Stordimento o perdita di coscienza (sintomi rari);
- Dolore al petto.
La fibrillazione atriale può essere anche asintomatica o avere una sintomatologia lieve. E’ comunque opportuno consultare il proprio medico o cardiologo di fiducia, il quale attraverso esami approfonditi riuscirà a stabilire la natura del problema.
Quali sono le cause della fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è spesso da ricondurre all’invecchiamento del cuore e alla progressiva dilatazione dell’atrio da cui si genera il battito cardiaco. E’ molto comune infatti nei soggetti con più di 65 anni di età, in cui sopraggiungono modificazioni del cuore che ne facilitano l’insorgenza.
Le cause della fibrillazione atriale sono generalmente da ricondurre alla presenza di condizioni che predispongono a questo disturbo come patologie cardiache e non, che possono essere:
- Infarto del miocardio;
- Ipertensione arteriosa;
- Scompenso cardiaco;
- Anomalie genetiche;
- Pericarditi, miocarditi;
- Cardiomiopatie ipertrofiche e dilatative;
- Malattia reumatica cardiaca;
- Ipertiroidismo;
- Pneumopatie acute o croniche;
- Embolie polmonari;
- Apnee notturne.
Fattori di rischio della fibrillazione atriale
A questo disturbo possono incidere alcuni fattori di rischio che, se modificati, possono ridurre il rischio di sviluppare questo tipo di aritmia:
- Obesità;
- Fumo;
- Abuso di sostanze alcoliche;
- Pressione alta;
- Colesterolo alto;
- Effetti collaterali di alcuni farmaci;
- Sedentarietà
- Cardiopatie.
Altri fattori di rischio sono rappresentati dall’invecchiamento, dalla predisposizione genetica, ma anche da difetti congeniti del cuore. Questi ultimi sono fattori di rischio su cui è quasi impossibile intervenire, a differenza dei primi.
Quali sono i rimedi per contrastare la fibrillazione atriale?
Fortunatamente, ci sono diversi rimedi per la fibrillazione atriale che possono aiutare a controllare i sintomi e prevenire le complicazioni. I farmaci comunemente usati per trattare la fibrillazione atriale includono beta-bloccanti, antiaritmici e anticoagulanti. In alcuni casi, è necessario un intervento chirurgico per correggere il problema alla base della fibrillazione atriale.
Ripristino del normale ritmo del cuore
La procedura con cui si ristabilisce il normale ritmo del cuore e si interrompe la fibrillazione atriale è detta cardioversione. Questa procedura può essere eseguita mediante DC shock elettrico (generalmente con una breve anestesia generale), oppure somministrando farmaci antiaritmici endovena.
Molto spesso lo specialista sottopone il paziente ad esami approfonditi prima di procedere nell’effettuare la cardioversione. Viene eseguito di solito un ecocardiogramma transfageo per andare a verificare le condizioni delle camere atriali ed escludere la formazione di trombi.
Ablazione trans catetere
L'ablazione transcatetere è una procedura chirurgica che consente di eliminare l'area di tessuto cardiaco responsabile dell'alterazione del battito cardiaco e scatenante la fibrillazione atriale.
Il chirurgo utilizza uno speciale catetere che introduce nel sistema venoso del paziente, il quale poi va a raggiungere il cuore. Questo catetere va a registrare l’attività del cuore, andando ad individuare l’area malata. Successivamente, tramite onde a radiofrequenza viene infusa l’energia termica necessaria alla distruzione del tessuto cardiaco che causa la fibrillazione atriale.
Al termine della procedura, i cateteri vengono rimossi e la ferita viene chiusa. La maggior parte delle persone può lasciare l'ospedale il giorno stesso dell'intervento, ma alcune potrebbero dover rimanere in ospedale per un paio di giorni. Dopo essere stati dimessi, è importante seguire attentamente le istruzioni del proprio medico circa il riposo e gli eventuali farmaci da assumere.
Diagnosi della fibrillazione atriale
La diagnosi della fibrillazione atriale viene generalmente formulata dal cardiologo dopo aver preso visione dell’elettrocardiogramma.
Altri esami utilizzati per la diagnosi della fibrillazione atriale sono:
- Test da sforzo;
- Ecocardiogramma;
- Esami del sangue;
- Holter ECG dinamico 24/48 ore;
- Radiografia del torace;
Buone abitudini da seguire per prevenire la fibrillazione atriale
Come in molte patologia l’attenzione alle abitudini quotidiane può giocare un ruolo importante nel prevenirle e contrastarle. Non fa eccezione la fibrillazione atriale. Per questo disturbo si consiglia di:
- Smettere di fumare;
- Ridurre il consumo di alcolici;
- Cercare di ridurre lo stress;
- Cercare di mantenere un peso forma ideale;
- Praticare una regolare attività fisica.
Se soffrite di fibrillazione atriale o conoscete qualcuno che ne soffre, è importante parlarne con il proprio medico per capire quali trattamenti sono disponibili. La fibrillazione atriale può essere un disturbo fastidioso e pericoloso, ma con i giusti trattamenti è possibile controllare i sintomi e vivere una vita normale.
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Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.