Le vostre domande più frequenti
Hai ancora dei dubbi? Vediamo insieme le risposte alle domande più frequenti.
Scopri le proprietà del miele, i suoi benefici per la salute e le risposte alle domande più comuni.
In questo articolo sul Miele troverai:
1. Definizione e origini del Miele
2. Processo di produzione e suddivisione del Miele
3. Benefici e controindicazioni del Miele
4. Tabella dei Valori Nutrizionali del Miele
5. Ricetta snack sano con il Miele: Biscotti light al Miele, gustosi e salutari
6. Domande frequenti sul Miele (FAQ)
Il miele è un alimento naturale prodotto dalle api a partire dal nettare o dalla melata. nello specifico, le api raccolgono il nettare dei fiori o le secrezioni zuccherine di alcuni insetti, come ad esempio gli afidi, e lo trasformano attraverso un processo di elaborazione all'interno dei loro stomaci. Successivamente, restituiscono il nettare elaborato alla colonia e altre api operaie lo depositano all'interno delle celle dei favi.
Nelle celle del favo, il miele subisce un processo di maturazione durante il quale l'acqua contenuta nel nettare evapora, aumentando la concentrazione di zuccheri e trasformandolo in un liquido dolce, viscoso e denso chiamato miele.
A prescindere dal tipo di miele, il prodotto appena estratto dai favi ha sempre una consistenza tra il liquido ed il denso. Questa però non è una situazione permanente, in quanto l’alto contenuto di zuccheri, sproporzionato rispetto al contenuto d’acqua, indurrà nel miele una cristallizzazione più o meno veloce, rendendo la sua consistenza più o meno granulosa nel tempo.
Varia nel colore (dal giallognolo all’arancione, ma anche rossastro) e nel sapore, dolce e aromatico, a seconda della provenienza del nettare.
La parola miele sembra derivare dall'ittita “melit” ed ha origini molto antiche, veniva infatti utilizzato già nella preistoria, circa 10 mila anni fa, come rivela una raffigurazione rupestre rinvenuta a Valencia in Spagna. Questo dipinto raffigura una tecnica primordiale che sorprendentemente è ancora usata dai “cacciatori di miele” in India, in cui viene raccolto dagli alveari di insetti selvatici.
L’apicoltura, era sicuramente praticata dagli Egizi. Sono state rinvenute 4000 anni fa le prime notizie di apicoltori che si spostavano lungo il Nilo per seguire, con le proprie arnie, la fioritura delle piante. Gli Egizi usavano deporre accanto alle mummie grandi coppe o vasi ricolmi di miele per il loro viaggio nell'Aldilà. Dalla decifrazione dei geroglifici è risultato palese che ricette a base di miele erano impiegate non solo a uso alimentare, ma anche medico, per la cura di disturbi digestivi e per la produzione di unguenti per piaghe e ferite.
I Sumeri lo impiegavano in creme impastate con argilla, acqua e olio di cedro, mentre i Babilonesi ne facevano uso culinario: erano diffuse focaccine fatte con farina, sesamo, datteri e miele. Nel Codice di Hammurabi si ritrovano articoli che tutelano gli apicoltori dal furto di miele dalle arnie.
I Greci lo consideravano "cibo degli dei", perché rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. Omero descrive la raccolta del miele selvatico; Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga.
I Romani ne importavano grandi quantitativi da Creta, Cipro, dalla Spagna e da Malta. Veniva utilizzato come dolcificante, per la produzione di idromele, di birra, come conservante alimentare e per preparare salse agrodolci.
Nella alimentazione medievale il miele aveva un ruolo ancora centrale, seppure ridotto rispetto all'antichità, ed era usato principalmente come agente conservante oltre che dolcificante.
Il miele fu gradualmente soppiantato come agente dolcificante nei secoli successivi, soprattutto dopo l'introduzione dello zucchero raffinato industrialmente.
Nel Novecento, iniziò a diffondersi sempre più, un'attenzione al miele più precisa, meticolosa, volendolo distinguerlo anche in base al fiore da cui proveniva. Iniziarono così a compiersi le prime analisi melissopalinologiche e dei residui pollinici, per la determinazione dell’origine geografica e botanica del miele, oltre che a svilupparsi, nel corso del '900 fino ad oggi, un'interesse sull'analisi sensoriale, al fine di individuare sempre di più, i mieli qualitativamente migliori.
Le api addette alla produzione del miele sono le cosiddette mellifere, aiutate successivamente dalle operaie. Alle prime spetta il compito di ricavare nettare e polline dai fiori, che prelevano usando la loro lingua, per poi depositarli nello stomaco.
Una volta giunte nell’alveare rigettano la sostanza che viene così lavorata dalle api operaie (le bottinatrici) che la trasferiscono successivamente nei favi dell’alveare. Dopo diversi giorni l’impasto diventa finalmente miele e per conservarlo durante la stagione invernale gli insetti sigillano le celle in cui è contenuto con la cera.
Finito l’arduo lavoro delle api, comincia quello dell’apicoltore che si suddivide in diverse fasi.
La prima coincide con l’estrazione dei melari, per portarli in laboratorio e procedere così al prelievo del miele. Questo procedimento può essere effettuato in tre diverse modalità:
1) per scolatura: le cellette contenenti il miele, che normalmente sono ricoperte da uno strato di cera detto opercolo, vengono disopercolate manualmente e lasciate sgocciolare;
2) per centrifugazione: i telai appena disopercolati vengono posti in appositi smielatori, meccanici o manuali, che fanno uscire il miele dalle cellette grazie alla forza centrifuga;
3) per pressatura: questo è il metodo più antico, in cui le cellette sono schiacciate manualmente o da una pressa meccanica, ma il prodotto finale è ricco di impurità, costituite principalmente dai frammenti di cera degli opercoli.
Seguono la filtrazione, effettuata mediante delle maglie di diverse dimensioni affinché vengano eliminati i residui di cera o di qualunque altra sostanza. Dopodiché, una volta pulito, il miele viene messo a decantare per far emergere l’aria e dopo aver rimosso le bolle superficiali, e introdotto nei barattoli.
Il miele può essere suddiviso in base all’origine del nettare dei fiori o alla melata (piante mellifere) in:
1) miele di nettare: può essere uniflorale, ossia proveniente da un’unica specie di fiori (ad es. di agrumi, di acacia, di lavanda, più delicati, o di castagno, di corbezzolo, di timo, più forti e amari) o poliflorale, detto anche millefiori, ossia derivante da più specie floreali (erba medica, trifoglio, castagno, tiglio e tantissime altre che crescono spontanee nei boschi, nei campi incolti e nei campi di stoppie).
2) miele di melata: è il miele che viene raccolto dalle foglie degli alberi (es. miele di melata di bosco, d’abete, di latifoglie), infatti, viene prodotto da Afidi e altri insetti che succhiano la linfa delle foglie delle piante e secernono poi un liquido molto zuccherino chiamato, appunto melata, poi elaborata e trasformata in miele dalle api. Questo tipo di miele è molto scuro ed ha una consistenza molto densa e non cristallizza.
Il miele è da sempre considerato un alimento dalle proprietà eccezionale, poiché non solo ha un gusto inconfondibile ed estremamente dolce, ma soprattutto perché è ottimo per la salute.
Il Miele è un alimento di elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile e digeribile perché composto prevalentemente da zuccheri semplici:
- il glucosio che fornisce energia di immediato utilizzo;
- il fruttosio, invece, viene metabolizzato a livello epatico e costituisce una riserva energetica ed ha un potere dolcificante maggiore.
Nonostante il suo elevato contenuto di zuccheri, non fa ingrassare e non caria i denti, anzi contrasta la formazione di tartaro e favorisce il transito intestinale.
Ha un indice glicemico equilibrato e quindi tiene sotto controllo il livello di insulina, ma si può assumere al massimo un cucchiaino di miele al giorno, che corrisponde approssimativamente a circa 10-12 grammi di miele.
È ampiamente apprezzato per il suo gusto dolce e viene utilizzato in molteplici modi in cucina. Oltre al suo sapore delizioso, il miele offre diversi benefici per la salute grazie alla sua composizione nutrizionale e alle proprietà terapeutiche, quali:
1. Fonte di energia: Il miele è una fonte di carboidrati facilmente digeribili, come il glucosio e il fruttosio, che forniscono energia immediata al corpo.
2. Antiossidante: Contiene antiossidanti, come acidi fenolici e flavonoidi, che aiutano a combattere i danni dei radicali liberi nel corpo e possono contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche.
3. Proprietà antibatteriche e antimicrobiche: Il miele contiene naturalmente enzimi, come la glucosio ossidasi, che producono perossido di idrogeno quando entra a contatto con l'acqua. Questo perossido di idrogeno svolge un ruolo chiave nella proprietà antibatterica e antimicrobica del miele, aiutando a prevenire e trattare infezioni.
4. Effetto lenitivo sulla tosse e il mal di gola: Il miele può contribuire a ridurre l'irritazione della gola e lenire la tosse. Mescolato con acqua calda e limone, è spesso usato come rimedio casalingo per alleviare i sintomi del raffreddore e dell'influenza.
5. Supporto per la salute del sistema immunitario: Gli antiossidanti e altre sostanze benefiche presenti nel miele possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario, aiutando il corpo a combattere le infezioni.
6. Effetto cicatrizzante: Applicato esternamente, il miele può aiutare nella guarigione di piccole ferite, scottature e ulcere grazie alle sue proprietà antibatteriche e alla capacità di mantenere l'umidità sulla pelle.
7. Regolazione del sistema digestivo: Il miele può avere un effetto benefico sul sistema digestivo, aiutando ad alleviare problemi come la stitichezza e la gastrite.
8. Supporto per la salute cardiovascolare: Alcune ricerche suggeriscono che il consumo regolare di miele può avere un effetto positivo sulla salute del cuore, contribuendo a ridurre i livelli di colesterolo LDL ("colesterolo cattivo") e a migliorare la funzione cardiaca.
Le controindicazioni del miele possono essere riassunte nei seguenti punti:
Botulismo infantile: Come già menzionato, il miele può contenere spore del batterio Clostridium botulinum, che produce una tossina pericolosa chiamata botulino. Nei bambini di età inferiore a 1 anno, il sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato, rendendoli particolarmente vulnerabili al botulismo infantile se esposti a queste spore. Per questo motivo, il miele non deve essere somministrato ai neonati o ai bambini di età inferiore a 1 anno.
Contenuto calorico e zuccheri: Il miele è un alimento calorico e ricco di zuccheri naturali, come il glucosio e il fruttosio. Un consumo eccessivo di miele può contribuire all'aumento di peso e ai problemi correlati, come il diabete di tipo 2 o i disturbi metabolici.
Allergia: Alcune persone possono essere allergiche alle proteine del polline presenti nel miele. Le reazioni allergiche possono manifestarsi con sintomi come prurito, gonfiore, eruzioni cutanee o problemi respiratori.
Intolleranza al fruttosio: Le persone con intolleranza al fruttosio possono avere difficoltà a digerire i zuccheri presenti nel miele, causando disturbi gastrointestinali come gonfiore, diarrea o crampi addominali.
Rischio di carie dentarie: Il miele è ricco di zuccheri, e un consumo eccessivo può contribuire alla formazione di carie dentarie se l'igiene orale non è adeguata.
Contaminazione: Esiste il rischio che il miele possa essere contaminato da pesticidi, metalli pesanti o altre sostanze nocive. È importante acquistare il miele da fonti affidabili e controllate per ridurre questo rischio.
Interazioni farmacologiche: In alcuni casi, il miele potrebbe interagire con farmaci specifici o influenzarne l'efficacia. Si consiglia di consultare un medico o un farmacista se si sta assumendo farmaci e si desidera includere il miele nella propria dieta.
In generale, il miele è un alimento sicuro e nutriente per la maggior parte delle persone quando consumato con moderazione. Tuttavia, è sempre bene prestare attenzione alle possibili controindicazioni e consultare un professionista della salute se si hanno preoccupazioni riguardo al consumo di miele, specialmente per le persone con condizioni mediche particolari o allergie note.
Nutriente
|
Quantità per 100g
|
Calorie |
304 kcal |
Carboidrati totali |
82.4 g |
- Zuccheri |
82.12 g |
Grassi |
0 g |
Colesterolo |
0 g |
Proteine |
0.3 g |
Fibre |
0.2 g |
Acqua |
17.10 g |
4 mg |
|
52 mg |
|
6 mg |
|
0.42 mg |
|
2 mg |
|
4 mg |
|
0.5 mg |
|
0.008 mg |
|
0.038 mg |
|
0.121 mg |
|
0.024 mg |
|
2 µg |
|
0.3 µg |
1. Preriscalda il forno a 180°C e prepara una teglia rivestendola con carta da forno.
2. In una ciotola, mescola l'olio di semi o lìolio di cocco e il miele.
3. Aggiungi l'uovo, mescolando con cura per incorporare gli ingredienti.
4. In un'altra ciotola, unisci la farina integrale, il lievito in polvere, la vanillina, il bicarbonato di sodio e il sale.
5. Gradualmente aggiungi gli ingredienti secchi al composto umido, mescolando fino a ottenere un impasto morbido e compatto.
6. Prendi piccole porzioni di impasto e forma delle palline delle dimensioni di una noce. Adagiale sulla teglia preparata, assicurandoti di lasciare spazio tra i biscotti.
7. Con il dorso di una forchetta, schiaccia delicatamente le palline per creare delle leggere scanalature sulla superficie dei biscotti oppure utilizza delle formine.
8. Cuoci in forno per circa 10-12 minuti, o finché i biscotti saranno leggermente dorati.
9. Sforna i biscotti e lasciali raffreddare completamente sulla teglia.
10. Per un tocco finale salutare, puoi evitare lo zucchero a velo e scegliere un dolcificante naturale, come lo stevia, per una nota dolce senza calorie aggiunte.
Gustali con una tazza di tè verde o una bevanda leggera per uno snack con il miele sano e piacevole in qualsiasi momento della giornata!
Fonti dell'articolo:
Health.com.
Natural Food Series.
Le informazioni presentate in questo documento sono fornite solo a scopo informativo e non intendono sostituire il consiglio di un medico o di altri professionisti sanitari. Non devono essere utilizzate per diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Le raccomandazioni alimentari e le dichiarazioni relative ai benefici per la salute degli alimenti possono variare a seconda delle condizioni di salute individuali. Prima di apportare qualsiasi cambiamento significativo alla dieta o se avete condizioni mediche specifiche, consultate sempre un professionista sanitario qualificato.
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