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Fave - Alimenti

Fave - Alimenti

Scopri le proprietà delle fave, i loro benefici per la salute, i valori nutrizionali e le risposte alle domande più comuni su questo alimento.

In questo articolo sulle Fave troverai:



1. Descrizione e origini della Fave
2. Varietà di Fave
3. Benefici e controindicazioni della Fave
4. Tabella Valori Nutrizionali delle Fave
5.
Ricetta di un piatto primaverile gustoso con le Fave: "Vellutata di Fave con crostini croccanti"
6. Domande Frequenti sulle Fave (FAQ)

 


1. Descrizione e origini della Fave



Che cosa sono le fave? 

 

La fava, nota anche come fava dei campi o Vicia faba, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
La pianta ha stelo eretto ed è alta fino a 1 metro, ha foglie composte di colore verde scuro, con piccoli fiori bianchi o violacei raggruppati in racemi. Quest'ultimi danno origine a baccelli che contengono i semi di fava.
I semi di fava sono grandi, di forma ovale e di colore verde chiaro. Possono essere consumati freschi o essiccati. Solitamente vengono raccolti quando i baccelli sono maturi ma ancora verdi e vengono poi sgusciati per ottenere i semi. La fava ha una consistenza cremosa e un sapore dolce.
Vengono utilizzate in molte cucine tradizionali in tutto il mondo. Possono essere preparate in vari modi, come bollite, saltate in padella, o utilizzate come ingrediente in zuppe, insalate, stufati e piatti a base di legumi. Inoltre, i semi di fava secchi possono essere macinati per ottenere farina di fava, che viene utilizzata nella preparazione di prodotti da forno e pasta.



Quali sono le origini delle fave?



Le origini della fava risalgono a diverse migliaia di anni fa e le prime tracce di coltivazione si trovano nell'Africa settentrionale e nell'Asia occidentale. Si ritiene che la fava selvatica abbia avuto origine in Etiopia e Sudan, dove è ancora possibile trovare varietà selvatiche.

Le fave hanno svolto un ruolo importante nella dieta delle antiche civiltà mediterranee, come gli antichi egizi, i greci e i romani. I romani in particolare le apprezzavano molto e le consideravano un alimento fondamentale. La loro coltivazione si è diffusa in tutta l'Europa durante l'Impero romano e le fave sono diventate un elemento importante della cucina medievale.
Con il passare del tempo, le fave si sono diffuse in tutto il mondo grazie alla loro resistenza e adattabilità alle diverse condizioni climatiche. Sono state introdotte in molte regioni, tra cui l'Asia, l'Africa subsahariana, il Medio Oriente, l'America settentrionale e meridionale.
In Europa, hanno rappresentato una coltura di base fino all'arrivo delle patate e dei fagioli provenienti dalle Americhe. Oggi sono ancora ampiamente coltivate in molti paesi europei, come Italia, Spagna, Francia e Regno Unito. Inoltre, le fave sono una componente essenziale della cucina mediorientale e nordafricana, dove vengono utilizzate in piatti tradizionali come il falafel e il ful medames.
Le fave hanno anche una notevole importanza in Asia. In Cina, sono state coltivate per migliaia di anni e sono un ingrediente comune nella cucina cinese. In Giappone, le fave sono conosciute come "edamame" e sono popolari come spuntino salutare e accompagnamento per il sushi.
Negli ultimi decenni, le fave hanno guadagnato popolarità anche in altre parti del mondo, grazie alla crescente consapevolezza riguardo alla loro valenza nutrizionale e alla sostenibilità ambientale dei legumi.

 

 

2. Varietà di Fave

 

 
Quali sono le principali varietà di fave?


La coltivazione di fave nel nostro Paese, non è molto estesa e per lo più praticata al Sud, ma diamo spazio a varietà considerate pregiate, quali:



Fava larga di Leonforte 



Fava larga di Leonforte, conosciuta anche come fava turca, è coltivata per tradizione nell'Ennese, ma ormai diffusissime un po’ in tutte le provincie dell’Isola, con una produzione totalmente manuale. Si tratta di una varietà tenera e delicata, che cuoce velocemente e non ha bisogno di ammollo. Si raccolgono sia nella fase più precoce, verso fine marzo, quando sono verdi e si mangiano spesso con il pecorino in un piatto chiamato favaiana e cipuddetti, il quale prevede fave, cipollette locali e pecorino, oppure si cucina la frittedda facendo soffriggere le fave in olio extravergine con pancetta e cipolle e poi cuocere a fuoco lento. 



Fava di Carpino



La fava di Carpino, varietà autoctona pugliese, si coltiva nell'omonimo comune del Foggiano ed è proprio in questo territorio che la coltivazione di questo legume trova le condizioni ideali. Grazie al microclima e le caratteristiche chimico-fisiche del terreno argilloso e calcareo che queste fave hanno caratteristiche assolutamente inconfondibili. È una varietà più tardiva rispetto le altre, infatti la sua raccolta avvien a fin giugno.
Presenta dimensioni medio-piccole, con una fossetta nella parte inferiore, ha una buccia sottile e una polpa dal sapore intenso, è verde al momento della raccolta e diventa color sabbiaquando secca. Per tradizione la fava di Carpino si cuoce in tegami di terracotta per creare zuppe, minestre e piatti in umido, spesso anche con il calore del camino; ma si mangia anche con i primi, insieme a erbe spontanee e verdure selvatiche, con la carne di maiale o in abbinamento alla zucca, alle patate e alla cicoria. Per valorizzare questo prodotto a Carpino ogni anno si svolgono ben due eventi dedicati. 



Fava di Fratte Rosa 



La Fava di Fratte Rosa, è la fava tipica di Fratte Rosa, ossia un piccolo paese tra le colline pesaresi. È caratterizzata da un baccello corto, che contiene in media 4 semi, grandi e tondi, dal sapore dolce e teneri. anche in questo caso oggi si trovano produzioni molto piccole, tutelate spesso con disciplinari in modo da evitarne il declino. Per tradizione, oltre a esser mangiata cruda o cucinata, con la fata di Fratte Rosa si produce una farina che miscelata con la farina di grano, permetteva di produrre diversi tipi di pasta, fra cui la più famosa, i tacconi. Altri modi di utilizzo della fava in cucina, in questo territorio sono "alla baggiana" ossia una minestra di verdure con fave secche sbucciate, bietole, cicorie e agretti, o in porchetta, con pancetta di maiale e finocchio selvatico.



Fava di Sant'Anna 



La fava di Sant'Anna è una varietà tradizionale della regione della Campania, in particolare della zona di Napoli. I suoi baccelli sono di colore verde chiaro e contengono semi di forma rotonda e bianchi. Questa varietà ha una consistenza morbida e un sapore dolce e leggermente amarognolo. La Fava di Sant'Anna viene spesso utilizzata nella preparazione di piatti come la "Pasta e Fave", una specialità napoletana in cui le fave vengono amalgamate con la pasta per creare un piatto cremoso e gustoso.



Fava di Cottanello



La fava di Cottanello è una varietà tipica del Lazio, originaria del paese di Cottanello, situato nella zona dei Monti Cimini. I suoi baccelli sono di colore verde scuro e contengono semi di forma leggermente appiattita e di colore verde scuro. La Fava di Cottanello ha una consistenza cremosa e un sapore ricco e corposo. Viene spesso utilizzata in zuppe, minestroni e piatti a base di legumi, conferendo loro un gusto intenso e saporito.



Fava di Lamon



La fava di Lamon, proviene dalla provincia di Belluno, nella regione del Veneto. I suoi baccelli sono di colore verde chiaro e contengono semi di forma ovale e piatta. I semi sono di colore verde chiaro e hanno una consistenza morbida e un sapore delicato. La Fava di Lamon è spesso utilizzata nella preparazione di piatti come la "Favada Bellunese", una zuppa ricca a base di fave, pancetta, salsiccia e verdure, che esalta i sapori autentici delle fave e degli ingredienti locali. 




3. Benefici e controindicazioni della Fave



Quali sono i benefici delle fave? A cosa fanno bene le fave? 


Le fave sono ricche di acqua (oltre l’80%) che permette di avere proprietà diuretiche e drenanti; fibre, donano sazietà, sono indispensabili nella regolazione delle funzioni intestinali e contribuiscono al controllo dei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue; proteine vegetali, importanti sia per vegani e vegetariani, sia per chi segue un’alimentazione onnivora, ma desidera ridurre il consumo di cibi di origine animale e assicurarsi comunque un buon apporto proteico.
Le fave sono fonte di vari principi nutritivi, tra cui i minerali più presenti sono potassio, fondamentale per la riduzione della pressione arteriosa e per regolare la frequenza cardiaca; inoltre, partecipa ai meccanismi della trasmissione degli impulsi nervosi e della contrazione delle fibre muscolari; fosforo, partecipa a numerosi processi quali la riparazione cellulare, l’attivazione di vitamine e fa parte della struttura di vari enzimi, essenziale anche per la struttura di ossa e denti; e ferro che stimola le difese immunitarie e la produzione di globuli rossi. Esso fa parte dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno ai tessuti.
Mentre dal punto di vista vitaminico, le più presenti sono la vitamina A che interviene in vari processi fondamentali nell’organismo quali la riparazione cellulare e la crescita; vitamina C, oltre alla sua importante funzione antiossidante che agisce contro i danni provocati dai radicali liberi, permette anche l'assorbimento del ferro contenuto nelle fave.


Le fave, grazie alla presenza di questi principi nutritivi, offrono numerosi benefici per la salute:



Ricche di Nutrienti Essenziali: le fave sono una fonte eccellente di proteine, fibre, vitamine del gruppo B (come la B1, B6 e folato), vitamina C, vitamina K, ferro, magnesio, potassio e zinco.


Promozione della Salute Cardiovascolare
: il contenuto elevato di fibre nelle fave aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, contribuendo a prevenire malattie cardiovascolari. Inoltre, il potassio aiuta a mantenere una pressione sanguigna sana.



Supporto alla Digestione
: le fibre presenti nelle fave favoriscono la digestione e aiutano a prevenire la stitichezza, migliorando la salute del tratto gastrointestinale.



Benefici per la Salute del Cervello
: le fave contengono L-dopa (levodopa), una sostanza utilizzata nel trattamento del morbo di Parkinson, che può aiutare a migliorare le funzioni cognitive e l'umore.



Aumento dell'Energia
: grazie al loro contenuto di carboidrati complessi e ferro, le fave possono aiutare a mantenere livelli di energia stabili, prevenendo la stanchezza e l'anemia.



Sostegno al Sistema Immunitario
: le vitamine e i minerali presenti nelle fave, in particolare la vitamina C e il ferro, supportano un sistema immunitario sano, aiutando il corpo a combattere le infezioni.



Salute delle Ossa
: la vitamina K e il magnesio sono cruciali per la salute delle ossa. Le fave forniscono questi nutrienti, contribuendo a mantenere le ossa forti e a prevenire l'osteoporosi.



Benefici per la Perdita di Peso
: le fave sono a basso contenuto calorico ma ricche di fibre e proteine, che possono aiutare a controllare l'appetito e supportare la perdita di peso.



Regolazione della Glicemia
: le fibre e le proteine nelle fave aiutano a regolare i livelli di zucchero nel sangue, rendendole un alimento adatto per le persone con diabete o a rischio di sviluppare la malattia.




Quali sono le controindicazioni delle fave? Quando non mangiare le fave?



Le fave sono un alimento salutare e nutriente, ma possono causare alcune controindicazioni in determinate circostanze:


Favismo: è una condizione genetica rara che colpisce alcune persone. Le persone affette da favismo sono carenti di un enzima chiamato glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), che le rende sensibili a certe sostanze presenti nelle fave, come una classe di composti chiamati glucosidi cianogenetici. Il consumo di fave può scatenare una reazione emolitica acuta, che provoca la rottura dei globuli rossi e può causare anemia e altri problemi di salute. Le persone con favismo dovrebbero evitare completamente il consumo di fave.


Interferenza con farmaci:
le fave contengono una sostanza chiamata tirosina che può interferire con alcuni farmaci. In particolare, le fave possono ridurre l'efficacia degli inibitori della monoamino ossidasi (MAOI), una classe di farmaci utilizzati per il trattamento della depressione e di altre condizioni. Si consiglia di evitare il consumo di fave se si assumono farmaci MAOI o di consultare il medico per eventuali interazioni farmacologiche.



Calcoli renali di ossalato di calcio:
le fave contengono una quantità significativa di ossalati, che sono composti chimici che possono contribuire alla formazione di calcoli renali di ossalato di calcio in alcune persone predisposte. Le persone con una storia di calcoli renali o che sono suscettibili allo sviluppo di calcoli renali dovrebbero limitare il consumo di fave o consultare il medico per valutare la loro sicurezza nell'alimentazione personale.



Flatulenza e disturbi gastrointestinali:
le fave contengono carboidrati complessi chiamati oligosaccaridi, che possono essere difficili da digerire per alcune persone. Ciò può causare flatulenza, gonfiore addominale, crampi e disturbi gastrointestinali. Se si è sensibili a questi sintomi, è consigliabile limitare la quantità di fave consumate o cercare di ridurre gli oligosaccaridi attraverso metodi come la trebbiatura o l'ammollo delle fave prima della cottura.


 


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4. Tabella Valori Nutrizionali delle Fave



Quante calorie contengono le fave? Quali vitamine sono presenti nelle fave? Quali minerali sono contenuti nelle fave?


Nella tabella sottostante è presente la composizione chimica e il valore energetico per 100g di fave.

Componente

Quantità per 100g

Acqua

83,9 g

Proteine

5,5 g

Grassi

0,4 g

Carboidrati

14,5 g

Fibre

5,4 g

Zuccheri

5,7 g

Sodio

2 mg

Potassio

350 mg

Calcio

25 mg

Ferro

2,2 mg

Magnesio

24 mg

Fosforo

108 mg

Vitamina C

1 mg

Vitamina B1

0,2 mg

Vitamina B2

0,06 mg

Vitamina B3

0,6 mg

Vitamina B6

0,1 mg

Vitamina E

0,1 mg

Vitamina K

3,9 µg

Folato

42 µg

Calorie

88 kcal

 



5. Ricetta di un piatto primaverile gustoso con le Fave



Vellutata di Fave con crostini croccanti

 

 

La vellutata di fave con crostini croccanti è un piatto delizioso e nutriente, perfetto per accogliere la primavera a tavola. Le fave fresche donano un sapore dolce e delicato, mentre i crostini croccanti aggiungono un tocco di piacevolezza a ogni cucchiaiata. Questa ricetta è facile da preparare e renderà felici sia i grandi che i più piccoli. Scopri come creare questa vellutata irresistibile!




Vellutata di Fave con crostini croccanti: Tempo di preparazione della Ricetta


Preparazione delle fave: 10 minuti.
Soffritto aromatico e aggiunta patate e fave: 10 minuti.
Cottura della vellutata: 20 minuti.
Frullatura: 5 minuti.
Preparazione dei crostini: 5 minuti.
Tempo totale stimato: circa 50 minuti.



Foto della Ricetta pronta della Vellutata di Fave con crostini croccanti



Vellutata di Fave con crostini croccanti: Ingredienti per la preparazione della Ricetta



- 500 g di fave fresche sgusciate
- 1 patata media, sbucciata e tagliata a cubetti
- 1 cipolla media, tritata finemente
- 2 spicchi d'aglio, tritati
- 1 litro di brodo vegetale
- 60 ml di panna fresca (opzionale per una versione più cremosa)
- 2 cucchiai di olio d'oliva extravergine
- Sale e pepe q.b.
- 4 fette di pane raffermo
- 2 cucchiai di olio d'oliva per i crostini
- 1 pizzico di peperoncino rosso in polvere (opzionale per un tocco piccante)




Vellutata di Fave con crostini croccanti:
Istruzioni per la preparazione della Ricetta


1. Preparazione delle fave:
porta a ebollizione una pentola d'acqua leggermente salata. Immergi le fave fresche sgusciate nell'acqua bollente e cuocile per 2-3 minuti o fino a quando saranno tenere ma ancora croccanti. Scolale e mettile immediatamente in una ciotola di acqua e ghiaccio per fermarne la cottura. Sgocciolale e spellale delicatamente.

2. Soffritto aromatico: in una pentola capiente, scalda l'olio d'oliva extravergine a fuoco medio. Aggiungi la cipolla tritata e l'aglio e fai soffriggere fino a quando diventano traslucidi e profumati.

3. Aggiunta patate e fave: Aggiungi i cubetti di patata e le fave sgusciate nella pentola con il soffritto. Mescola per amalgamare i sapori e cuoci per altri 2-3 minuti.

4. Cottura della vellutata: versa il brodo vegetale nella pentola fino a coprire completamente le verdure. Porta ad ebollizione, quindi riduci la fiamma e lascia cuocere a fuoco medio-basso fino a quando le patate e le fave diventano tenere (circa 15-20 minuti).

5. Frullatura: una volta che le verdure sono cotte, utilizza un frullatore ad immersione per ridurre il tutto in una vellutata cremosa. Aggiungi la panna fresca (se desiderato) e mescola fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Aggiusta di sale e pepe a piacere e, se vuoi un tocco piccante, aggiungi un pizzico di peperoncino rosso in polvere.

6. Preparazione dei crostini: taglia il pane raffermo a cubetti o fette sottili. In una padella, riscalda 2 cucchiai di olio d'oliva e tosta i crostini fino a doratura e croccantezza.

7. Presentazione: versa la vellutata di fave nelle ciotole da servizio e guarnisci con i crostini croccanti sulla superficie. Aggiungi una fogliolina di menta o prezzemolo per una nota decorativa.


Questa vellutata di fave con crostini croccanti è un comfort food ideale per le giornate primaverili. Puoi personalizzarla con ingredienti extra come pecorino grattugiato, pancetta croccante o erbe aromatiche per una variante gustosa. Servila calda e accompagnala con una fetta di pane tostato per un pasto completo e saporito.


Le informazioni presentate in questo documento sono fornite solo a scopo informativo e non intendono sostituire il consiglio di un medico o di altri professionisti sanitari. Non devono essere utilizzate per diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Le raccomandazioni alimentari e le dichiarazioni relative ai benefici per la salute degli alimenti possono variare a seconda delle condizioni di salute individuali. Prima di apportare qualsiasi cambiamento significativo alla dieta o se avete condizioni mediche specifiche, consultate sempre un professionista sanitario qualificato.



6. Domande Frequenti sulle Fave (FAQ)

 

Le vostre domande più frequenti

Hai ancora dei dubbi? Vediamo insieme le risposte alle domande più frequenti.

Le fave sono ricche di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e minerali come ferro, potassio e magnesio. Aiutano a migliorare la digestione, supportano la salute del cuore, favoriscono la regolazione della pressione sanguigna e contribuiscono a mantenere livelli di energia stabili grazie al contenuto di carboidrati complessi.
No, le fave sono pericolose per chi soffre di favismo, una condizione genetica che causa una reazione grave in presenza di questa leguminosa. Il consumo di fave in questi soggetti può provocare anemia emolitica e altri sintomi gravi, quindi è fondamentale evitare il consumo e contatto.
Sì, le fave fresche possono essere consumate crude, soprattutto quando sono giovani e tenere. Tuttavia, alcune persone preferiscono cuocerle brevemente per ridurre il sapore amaro e renderle più digeribili.
Le fave fresche hanno un sapore più delicato e sono di solito disponibili in primavera, mentre le fave secche hanno un sapore più intenso e richiedono un ammollo e una cottura prolungata. Le fave secche sono più caloriche delle fresche poiché contengono meno acqua.
Le fave secche vanno messe in ammollo per almeno 8 ore, poi risciacquate e cotte in acqua pulita per circa 45-60 minuti, finché non diventano morbide. Possono essere utilizzate in zuppe, purè o piatti tradizionali come la fava alla pugliese.
Sì, le fave sono ideali per diete vegane e vegetariane, grazie all’elevato contenuto di proteine vegetali, ferro e altri nutrienti. Possono essere utilizzate per preparare piatti nutrienti come insalate, zuppe o come base per burger vegetali.
Le fave sono povere di grassi e ricche di fibre, il che le rende sazianti e adatte a una dieta equilibrata. Consumate in quantità moderate, aiutano a mantenere il peso e a sentirsi sazi più a lungo senza eccedere nelle calorie.
Le fave fresche possono essere conservate in frigorifero per 2-3 giorni, preferibilmente all'interno di un sacchetto di carta. Le fave secche, invece, devono essere conservate in un contenitore ermetico in un luogo fresco e asciutto, dove si mantengono per diversi mesi.
Sì, come altri legumi, le fave possono causare gonfiore per via degli oligosaccaridi, che fermentano nell'intestino. Per ridurre questo effetto, è consigliabile metterle in ammollo prima della cottura e risciacquarle bene. Aggiungere erbe come il finocchio durante la cottura può migliorare la digeribilità.
Sì, le fave contengono una buona quantità di ferro, rendendole un alimento utile per prevenire l'anemia, specialmente in diete vegane o vegetariane. Tuttavia, per favorire l'assorbimento del ferro, è consigliabile consumarle con una fonte di vitamina C, come il succo di limone.