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Campo Visivo Computerizzato - Esami Medici

Campo Visivo Computerizzato - Esami Medici

Scopri cos'è il Campo Visivo Computerizzato, come si svolge, i suoi benefici e il ruolo fondamentale nella diagnosi e nel monitoraggio di patologie oculari e neurologiche.

In questo articolo troverai:

     

    1. Campo Visivo Computerizzato: Introduzione

     

     

    Il Campo Visivo Computerizzato è una procedura diagnostica fondamentale nell'ambito oftalmologico, utilizzata per valutare l'ampiezza e la qualità della visione periferica di un paziente. Grazie alla sua capacità di rilevare precocemente anomalie e patologie oculari, quali il glaucoma, questa tecnica rappresenta un pilastro nella prevenzione e nel monitoraggio della salute degli occhi. In questo articolo, approfondiremo cos'è il Campo Visivo Computerizzato, come si svolge l'esame, i suoi benefici e risponderemo alle domande più frequenti poste dagli utenti.




    2. Cos'è il Campo Visivo Computerizzato?



    Il Campo Visivo Computerizzato è un esame non invasivo che misura la capacità visiva in diverse aree dell'occhio, permettendo di rilevare eventuali deficit nel campo visivo. Attraverso l'uso di un perimetro computerizzato, il paziente è sottoposto a una serie di stimoli luminosi di varia intensità, con l'obiettivo di mappare la sensibilità visiva in diversi punti dello spazio.




    3. Come si Svolge l'Esame del Campo Visivo Computerizzato?



    Svolgimento dell'esame del Campo Visivo Computerizzato


    L'esame del Campo Visivo Computerizzato, noto anche come perimetria computerizzata, è un test diagnostico non invasivo che valuta la capacità visiva del paziente, in particolare la visione periferica, per rilevare eventuali deficit o anomalie. Ecco come si svolge tipicamente l'esame:



    Preparazione


    • Informazioni Preliminari: Il paziente può essere chiesto di fornire dettagli sulla propria storia clinica, inclusi eventuali problemi di vista o patologie oculari preesistenti.
    • Rimozione degli Occhiali o Lenti a Contatto: Se il paziente utilizza occhiali o lenti a contatto per la correzione della vista, potrebbe essere chiesto di rimuoverli o, in alternativa, di utilizzare degli appositi dispositivi di correzione forniti durante l'esame.




    Durante l'Esame


    • Posizionamento del Paziente: Il paziente si siede di fronte al perimetro computerizzato, appoggiando il mento su un supporto e fissando lo sguardo su un punto centrale all'interno della macchina.
    • Istruzioni: Vengono date istruzioni specifiche su come rispondere agli stimoli visivi. Il paziente deve premere un pulsante ogni volta che vede un flash di luce nella sua periferia visiva, senza spostare lo sguardo dal punto centrale.
    • Svolgimento dell'Esame: L'esame si svolge in una stanza semi-oscurata per ridurre le interferenze. I flash luminosi appaiono in punti casuali intorno al punto fisso, e la loro intensità può variare. La risposta del paziente a questi stimoli viene registrata dal computer.




    Dopo l'Esame


    • Analisi dei Risultati: I risultati dell'esame vengono elaborati per creare una mappa del campo visivo del paziente. Questa mappa mostra aree di visione normale, ridotta o assente, aiutando il medico a identificare eventuali problemi.
    • Discussione dei Risultati: Il medico discuterà i risultati con il paziente, spiegando se sono state rilevate anomalie e cosa significano per la sua salute visiva.




    Frequenza dell'Esame


    • La frequenza con cui l'esame deve essere ripetuto dipende dalla condizione che si sta monitorando e dalle raccomandazioni del medico. Pazienti con glaucoma o altri problemi oculari potrebbero aver bisogno di sottoporsi all'esame più frequentemente.



    L'esame del Campo Visivo Computerizzato è cruciale per la diagnosi e il monitoraggio di condizioni oculari come il glaucoma, fornendo informazioni preziose che non sarebbero altrimenti rilevabili fino a quando la malattia non fosse avanzata. Questo test gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della perdita della vista e nella gestione della salute oculare.




    4. I Benefici dell'Esame del Campo Visivo Computerizzato. A cosa serve?



    L'esame del Campo Visivo Computerizzato serve a diversi scopi fondamentali nell'ambito della salute oculare e neurologica. Ecco i principali obiettivi e benefici di questo esame:



    Diagnosi Precoce di Patologie Oculari

    Glaucoma diagnosticato tramite l'esame del Campo Visivo Computerizzato


    • Identificazione del Glaucoma: È forse l'uso più noto dell'esame, consentendo di rilevare i cambiamenti nel campo visivo che possono indicare lo sviluppo del glaucoma, anche nelle sue fasi iniziali.
    • Rilevazione di Altre Patologie Oculari: Condizioni come la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare e occlusioni vascolari possono influenzare il campo visivo. L'esame aiuta a identificare queste condizioni.




    Valutazione delle Patologie Neurologiche


    • L'esame può rivelare problemi al nervo ottico e altre questioni neurologiche che influenzano la vista, inclusi tumori cerebrali, ictus o lesioni cerebrali, che possono causare difetti specifici nel campo visivo.




    Monitoraggio dell'Evoluzione di Condizioni Esistenti


    • Per pazienti già diagnosticati con glaucoma o altre malattie oculari, l'esame permette di monitorare l'efficacia del trattamento in corso e di valutare l'avanzamento della malattia.
    • Fornisce informazioni cruciali per l'aggiustamento delle terapie, mirando a preservare la vista il più a lungo possibile.




    Guida alle Decisioni Cliniche


    • L'esame aiuta i medici a prendere decisioni informate sul trattamento più adeguato, basandosi su dati oggettivi riguardanti il campo visivo del paziente.




    Prevenzione della Perdita di Vista


    • Attraverso la diagnosi precoce e il monitoraggio continuo, l'esame contribuisce alla prevenzione della perdita di vista, consentendo interventi tempestivi prima che il danno visivo diventi irreversibile.



    In sintesi, l'esame del Campo Visivo Computerizzato è uno strumento diagnostico essenziale che supporta la diagnosi precoce e il monitoraggio di varie patologie oculari e neurologiche. Permette ai medici di adottare approcci terapeutici mirati e di modificare i trattamenti in base all'evoluzione della condizione del paziente, giocando un ruolo cruciale nella preservazione della salute oculare.




    5. Domande Frequenti sull'Esame del Campo Visivo Computerizzato (FAQ)

    Hai ancora dei dubbi? Vediamo insieme le risposte alle domande più frequenti.

    L'esame del Campo Visivo Computerizzato è un test diagnostico che valuta l'ampiezza e la qualità del campo visivo di una persona, ossia la porzione di spazio che l'occhio percepisce quando è fisso su un punto centrale. Viene utilizzato per identificare deficit visivi periferici e centrali, spesso impercettibili al paziente, ma indicativi di patologie oculari o neurologiche. Fornisce dati precisi sulla sensibilità della retina e sulla funzione del nervo ottico.
    Questo esame è essenziale per diagnosticare e monitorare diverse patologie. È particolarmente utile per rilevare il glaucoma, una malattia che può causare la perdita graduale della visione periferica. Inoltre, è utilizzato per valutare disturbi retinici, lesioni del nervo ottico e patologie neurologiche come tumori cerebrali o ictus che possono comprimere le vie ottiche. Serve anche a monitorare l’effetto di farmaci potenzialmente tossici per la vista.
    Il paziente si siede di fronte a un dispositivo specifico chiamato perimetro e appoggia il mento su un supporto per mantenere la testa stabile. Un occhio viene coperto mentre l’altro viene testato. Il paziente deve fissare un punto centrale e segnalare tramite un pulsante ogni volta che percepisce delle luci o stimoli luminosi di intensità e posizione variabili nel campo visivo. Il computer registra le risposte, fornendo una mappa dettagliata delle aree visive. Il processo viene poi ripetuto per l’altro occhio. L’intero esame richiede dai 10 ai 20 minuti per occhio.
    Non è richiesta una preparazione particolare per il Campo Visivo Computerizzato. È importante portare con sé eventuali occhiali correttivi o lenti a contatto, poiché potrebbero essere necessari per migliorare la qualità del test. Si consiglia di riposarsi adeguatamente prima dell’esame, poiché richiede concentrazione. Se l’esame è parte di una visita oculistica più completa che include la dilatazione delle pupille, potrebbe essere necessario organizzarsi per evitare di guidare dopo.
    No, l'esame è completamente indolore e non invasivo. Alcuni pazienti potrebbero trovare leggermente fastidiosa la necessità di mantenere la testa immobile e fissare un punto centrale per un periodo prolungato. Tuttavia, il personale sanitario è sempre disponibile a offrire pause o assistenza in caso di necessità.
    L’esame è indicato per persone con sospetto o diagnosi di glaucoma, pazienti con problemi neurologici che possono influire sulla vista o per chiunque presenti sintomi di perdita visiva periferica o centrale. Inoltre, è raccomandato per monitorare l’effetto di alcuni farmaci come l’idrossiclorochina, che può essere tossica per la retina.
    La durata varia in base al tipo di test e al dispositivo utilizzato. In media, l’esame richiede circa 10-20 minuti per occhio. L’intera procedura può richiedere dai 20 ai 40 minuti, inclusi eventuali tempi di preparazione o spiegazione.
    Un risultato normale mostra un campo visivo completo, senza perdite o alterazioni significative. Il campo visivo normale per un occhio umano comprende una visione centrale nitida e una visione periferica estesa, che varia da 60° a 100° a seconda della direzione. Eventuali anomalie possono indicare problemi come il glaucoma, disturbi neurologici o retinici, e richiedono ulteriori indagini per determinarne la causa.
    Nella maggior parte dei casi, l'esame è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale se prescritto dal medico curante. In regime privato, il costo può variare tra i 40 e i 100 euro, a seconda della struttura. Alcune assicurazioni private includono la copertura per questo tipo di test, in particolare se è necessario per il monitoraggio di patologie specifiche.
    L'esame è estremamente sicuro e non presenta rischi significativi. In rari casi, i pazienti potrebbero avvertire una leggera fatica oculare o mal di testa a causa della concentrazione richiesta. Tuttavia, non vi sono effetti collaterali a lungo termine associati a questa procedura.
    Sì, normalmente è possibile guidare subito dopo l’esame, poiché il Campo Visivo Computerizzato non richiede dilatazione pupillare o utilizzo di farmaci. Se l’esame fa parte di una visita che include test con dilatazione delle pupille, è consigliabile evitare di guidare finché la visione non si normalizza.
    L’esame del Campo Visivo Computerizzato è estremamente preciso nel rilevare perdite o alterazioni del campo visivo. Grazie all’utilizzo di dispositivi avanzati, l’esame fornisce una mappa dettagliata che consente ai medici di diagnosticare condizioni oculari e neurologiche con elevata accuratezza. Tuttavia, i risultati possono essere influenzati da distrazioni o affaticamento, quindi è importante seguire attentamente le istruzioni durante il test.
    La differenza principale risiede nella tecnologia utilizzata. Il Campo Visivo Computerizzato è completamente automatizzato: il dispositivo proietta stimoli luminosi in punti specifici e registra le risposte del paziente in tempo reale, garantendo maggiore precisione e ripetibilità. Il Campo Visivo Manuale, invece, viene eseguito da un operatore che muove manualmente una fonte luminosa e registra i risultati in base alle risposte verbali del paziente. Quest'ultimo metodo può essere più soggetto a errori e variazioni dovute all’interpretazione umana, ma è talvolta utilizzato quando l’approccio computerizzato non è disponibile.
    L’esame è particolarmente utile per rilevare il glaucoma, che inizialmente riduce la visione periferica. Può anche identificare lesioni o anomalie neurologiche, come tumori cerebrali, aneurismi, o ictus, che influenzano le vie ottiche. Altre patologie includono malattie retiniche come la retinite pigmentosa, degenerazione maculare avanzata e disturbi del nervo ottico come la neuropatia ottica.
    Una perdita nel campo visivo, nota anche come scotoma, può indicare una varietà di problemi. Nel glaucoma, queste perdite sono spesso localizzate nella visione periferica e possono progredire se la malattia non viene trattata. In altre condizioni, come le malattie neurologiche, la posizione e la forma dello scotoma possono indicare un problema nelle vie ottiche, come una compressione o una lesione cerebrale. Solo un medico specialista può interpretare il risultato in modo accurato e identificare la causa sottostante.
    Sì, l’esame può essere adattato ai bambini, purché siano in grado di collaborare mantenendo lo sguardo fisso e rispondendo agli stimoli luminosi. Tuttavia, nei bambini molto piccoli o con difficoltà cognitive, potrebbe essere preferibile utilizzare metodi alternativi più semplici o personalizzati per valutare il campo visivo.
    Sì, è possibile ottenere risultati inaccurati se il paziente è stanco, disattento o non segue correttamente le istruzioni durante il test. Errori comuni includono la mancata pressione del pulsante al rilevamento degli stimoli o la perdita della fissazione sul punto centrale. Per garantire la massima affidabilità, i dispositivi avanzati dispongono di strumenti per verificare la qualità della fissazione e identificare errori nei risultati.
    La frequenza dipende dalla condizione medica da monitorare. I pazienti con glaucoma possono necessitare di controlli regolari ogni 6-12 mesi per monitorare la progressione della malattia. In caso di monitoraggio di patologie neurologiche o uso di farmaci potenzialmente tossici per la retina, il medico può raccomandare intervalli più frequenti. In assenza di patologie, l’esame può essere eseguito occasionalmente per screening preventivi.
    Non esistono controindicazioni assolute per questo esame, poiché è non invasivo e sicuro. Tuttavia, pazienti con grave riduzione visiva, difficoltà cognitive o motorie potrebbero avere difficoltà a completare il test in modo accurato. In questi casi, il medico può optare per metodi alternativi o modificare l'approccio per adattarsi alle esigenze del paziente.
    Nel glaucoma, la pressione intraoculare danneggia progressivamente il nervo ottico, causando una perdita iniziale della visione periferica, spesso non percepita dal paziente. L'esame del Campo Visivo Computerizzato è uno strumento essenziale per rilevare questi cambiamenti precoci e monitorare l'efficacia del trattamento, consentendo ai medici di prevenire ulteriori danni e preservare la visione centrale.
    Un danno localizzato si riferisce a una perdita circoscritta di sensibilità visiva in una parte specifica del campo visivo. Questa può manifestarsi come uno scotoma o un'area di visione ridotta. La posizione e la forma del danno possono fornire indizi preziosi sulla causa sottostante, come il glaucoma (danno ad arco) o patologie neurologiche (danno omonimo o bitemporale).
    Il risultato viene rappresentato come una mappa del campo visivo, con punti che indicano le aree di sensibilità visiva. Zone scure o ombreggiate rappresentano deficit o perdita visiva. Vengono inoltre forniti parametri numerici come il "Mean Deviation" (MD), che misura la deviazione media della sensibilità visiva rispetto alla norma, e il "Pattern Standard Deviation" (PSD), che evidenzia irregolarità nel campo visivo.
    Il Campo Visivo Computerizzato è considerato estremamente affidabile grazie alla tecnologia avanzata che riduce gli errori umani e fornisce dati precisi. Tuttavia, l'affidabilità dipende anche dalla collaborazione del paziente. Se necessario, l'esame può essere ripetuto per confermare i risultati o migliorare la qualità del test.



    6. Campo Visivo Computerizzato: Conclusione



    Il Campo Visivo Computerizzato rappresenta uno strumento diagnostico avanzato e prezioso per la prevenzione e il monitoraggio di numerose patologie oculari e neurologiche. Con la sua capacità di fornire una mappatura dettagliata e precoce di eventuali deficit visivi, gioca un ruolo cruciale nella salvaguardia della nostra vista. Ricordate: la prevenzione è la chiave per mantenere una buona salute oculare. Non esitate a consultare il vostro oftalmologo per ulteriori informazioni o per pianificare un esame.


    Fonti dell'articolo:

    American Academy of Ophthalmology.

    National Eye Institute (NEI).

     


    Questo articolo è fornito a solo scopo informativo e non intende sostituire il consiglio medico professionale, la diagnosi o il trattamento. Le informazioni qui presentate riguardanti esami medici sono destinate ad arricchire la conoscenza del lettore e non devono essere interpretate come consigli medici personalizzati. È fondamentale consultare sempre un medico o un altro professionista sanitario qualificato per una valutazione accurata della propria condizione di salute e per ricevere consigli su trattamenti specifici. Non trascurare, evitare o ritardare la consultazione medica a causa di informazioni lette su questo sito.