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Imodium -

In questo articolo troverai:

    RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO



    1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

     

    Imodium 2 mg capsule rigide.
    Imodium 2 mg compresse orosolubili.
    Imodium 2 mg capsule molli.

     

     

    2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

     

    Una capsula rigida contiene:

    • Principio attivo: Loperamide cloridrato 2 mg.

     

    Una compressa orosolubile contiene:

    • Principio attivo: Loperamide cloridrato 2 mg.



    Una capsula molle contiene:

    • Principio attivo: Loperamide cloridrato 2mg.
    • Eccipienti con effetti noti:

     

    1) Imodium 2 mg capsule rigide: ogni capsula contiene 127 mg di lattosio.
    2) Imodium2 mg compresse orosolubili: ogni compressa contiene: 750 microgrammi di aspartame; 102,6 microgrammi di sodio; l’aroma menta contiene tracce di solfiti.
    3) Imodium 2 mg capsule molli: ogni capsula molle contiene 115,31 mg di glicole propilenico.

     

    Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

     

     

    3. FORMA FARMACEUTICA

     

    Capsule rigide.
    Compresse orosolubili.
    Capsule molli.



    4. INFORMAZIONI CLINICHE

     

    4.1 Indicazioni Terapeutiche

    Imodium è indicato per il trattamento sintomatico delle diarree acute.



    4.2 Posologia e modo di somministrazione

    Posologia


    Adulti

    La dose iniziale è di 2 capsule rigide o 2 capsule molli o 2 compresse orosolubili (4 mg).
    Proseguire il trattamento con 1 capsula o 1 compressa (2 mg), dopo ciascuna evacuazione successiva di feci non formate (molli).
    La dose massima giornaliera è di 8 capsule o compresse al giorno (16 mg).



    Popolazioni speciali

    Bambini di età compresa tra i 6 e i 17 anni (vedere paragrafo 4.3)

    La dose iniziale di Imodium è di 1 capsula rigida o 1 capsula molle o 1 compressa orosolubile (2 mg).
    Proseguire il trattamento con 1 capsula o 1 compressa (2 mg), dopo ciascuna evacuazione successiva di feci non formate (molli).
    La dose massima giornaliera nei bambini deve essere stabilita in base al peso corporeo (3 capsule o compresse/20 Kg), ma non deve superare il massimo di 8 capsule o compresse al giorno (16 mg).
    I dati disponibili riguardanti l’uso di loperamideHCl nei bambini al di sotto di 12 anni di età sono limitati (vedere paragrafo 4.8 “Effetti indesiderati”).

     

    Anziani

    Negli anziani non è necessario un aggiustamento della dose.



    Compromissione della funzionalità renale

    Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale non è necessario un aggiustamento della dose.

     

    Compromissione della funzionalità epatica

    Nonostante non siano disponibili dati in pazienti con compromissione della funzionalità epatica, la loperamideHCl deve essere usata con cautela in questi pazienti a causa del ridotto metabolismo di primo passaggio (vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”).

     

    Modo di somministrazione di Imodium

    Imodium 2 mg capsule rigide/2 mg capsule molli: assumere per bocca con un po’ d’acqua.


    Imodium 2 mg compresse orosolubili: lasciare sciogliere la compressa sulla lingua per qualche secondo; la compressa verrà dissolta rapidamente dalla saliva. Non richiede l’uso di acqua.


    Attenzione: Non usare per più di 2 giorni. Interrompere in ogni caso il trattamento alla normalizzazione delle feci, o se non si hanno più movimenti intestinali da 12 ore, o se compare stitichezza.


    Negli episodi di diarrea acuta la loperamideHCl è generalmente in grado di arrestare i sintomi entro 48 ore. Trascorso questo periodo senza risultati apprezzabili, interrompere il trattamento e consultare il medico.



    4.3 Controindicazioni

    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    • Bambini al di sotto dei 6 anni;
    • Gravidanza e allattamento (vedere sezione 4.6 “Gravidanza e allattamento”).



    Imodium non deve essere impiegato come terapia primaria:

    • nella dissenteria acuta caratterizzata da presenza di sangue nelle feci e da febbre alta;
    • in pazienti con colite ulcerosa acuta o colite pseudomembranosa dovuta all’uso di antibiotici ad ampio spettro;
    • in pazienti con enterocoliti batteriche causate da organismi invasivi incluso Salmonella, Shigella e Campylobacter.


    In generale, l’uso della loperamideHCl è controindicato in tutti i casi in cui deve essere avviata una inibizione della peristalsi a causa del possibile rischio di conseguenze significative quali ileo, megacolone megacolon tossico.



    4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

    Il trattamento della diarrea con la loperamide HCl è soltanto sintomatico. Pertanto, ove possibile, è opportuno intervenire anche sulle cause del disturbo.
    Negli episodi di diarrea acuta la loperamide HCl è generalmente in grado di arrestare i sintomi entro 48 ore; trascorso questo periodo senza risultati apprezzabili, il trattamento deve essere interrotto e il paziente deve essere avvisato della necessità di recarsi dal medico per un consulto.
    Nei pazienti con diarrea, soprattutto nei bambini, può verificarsi una importante perdita di liquidi ed elettroliti. In tali casi può essere molto importante reintegrare appropriatamente i liquidi e gli elettroliti stessi.
    Sebbene non siano disponibili dati di farmacocinetica in pazienti affetti da disfunzione epatica, la loperamideHCl deve essere utilizzata con cautela in questi pazienti a causa dell’intenso metabolismo di primo passaggio. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica in quanto può portare a un relativo sovradosaggio con tossicità a carico del SNC.
    I pazienti affetti da AIDS trattati con la loperamideHCl per diarrea, devono interrompere la terapia ai primi segni di distensione addominale. In questi pazienti con colite infettiva di origine batterica o virale, trattati con loperamideHCl, si sono riscontrati isolati casi di ostruzione intestinale con un aumentato rischio di megacolon tossico.
    Qualora si manifestassero stipsi oppure distensione addominale o dell’ileo interrompere immediatamente il trattamento.
    Sono stati segnalati casi di abuso e uso improprio della loperamide, usata come sostituto degli oppioidi, in individui con dipendenza da tali sostanze (vedere paragrafo 4.9 “Sovradosaggio”).
    Sono stati segnalati eventi cardiaci tra cui il prolungamento del QT e del complesso QRS e torsioni di punta in associazione al sovradosaggio. Alcuni casi hanno avuto esito fatale (vedere paragrafo 4.9). Il sovradosaggio può rendere manifesta la presenza della sindrome di Brugada. É opportuno che i pazienti non superino la dose raccomandata e/o non protraggano la durata della terapia.

     

    Popolazione pediatrica

    Nei bambini tra i 6 e i 12 anni, IMODIUM deve essere utilizzato esclusivamente sotto controllo medico.
    I dati disponibili riguardanti l’uso di loperamideHCl nei bambini al di sotto di 12 anni di età sono limitati (vedere paragrafo 4.8 “Effetti indesiderati”).

     

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti

    Imodium 2 mg capsule rigide contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.



    Imodium 2 mg compresse orosolubili contiene:

    • tracce di solfiti. I solfiti raramente possono causare gravi reazioni di ipersensibilità ebroncospasmo.
    • 0,750 mg di aspartame per singola dose che è equivalente a 0,011 mg/kg per un adulto di 70 kg ea 0,038 mg/kg per un bambino di 20 kg. L’aspartame viene idrolizzato nel tratto gastrointestinalequando assunto oralmente. Uno dei maggiori prodotti della sua idrolisi è la fenilalanina. Nonsono disponibili dati clinici e non clinici per valutare l’uso di aspartame in neonati di età inferiorealle 12 settimane.
    • meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per singola dose. Può dunque essere consideratoessenzialmente privo di sodio.
    • 0,00066 mg di alcol benzilico per singola compressa. L’alcol benzilico può causare reazioniallergiche. È possibile che l’accumulo di grandi quantità di alcol benzilico possa causare acidosimetabolica; utilizzare con cautela e solo se necessario, specialmente in pazienti con insufficienzaepatica o renale.
    • 0,00003 mg di alcol (etanolo) in ogni compressa. La quantità in etanolo di questo medicinale èequivalente a meno di 0,00000075 ml di birra o 0,0000003 di vino. Questo medicinale contieneuna quantità di etanolo tale da non produrre effetti rilevanti.

     

    Imodium2 mg capsule molli contiene:

    • 115,31 mg di glicole propilenico. 115,31 mg di glicole propilenico per singola dose, equivalente a1,65 mg/kg per un adulto di 70 kg e a 5,77 mg/kg per un bambino di 20kg;
    • meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per singola dose. Può dunque essere consideratoessenzialmente privo di sodio.

     

    4.5 Interazioni con altri medicinali e ad altre forme di interazione

    Dati di natura non-clinica hanno dimostrato che la loperamide è un substrato della glicoproteina P.
    La somministrazione concomitante di loperamide (in singola dose di 16 mg) con chinidina o ritonavir(entrambi inibitori della glicoproteina P) ha mostrato aumenti dei livelli plasmatici della loperamide da 2 a 3 volte.
    La rilevanza clinica di questa interazione farmacocinetica con gli inibitori della glicoproteina P, quando la loperamide è somministrata alle dosi raccomandate (da 2 ad un massimo di 16 mg al giorno) è sconosciuta.
    La somministrazione concomitante della loperamide (in dose singola da 4 mg) e l’itraconazolo, un inibitore del CYP3A4, e della glicoproteina P, ha mostrato un aumento dei livelli plasmatici della loperamide di 3-4 volte. Nello stesso studio il gemfibrozil, un inibitore del CYP2C8 ha mostrato un aumento dei livelli plasmatici della loperamide di 2 volte. La combinazione di itraconazolo e gemfibrozilha mostrato un aumento del picco di livello plasmatico della loperamide di 4 volte e un aumento della esposizione plasmatica totale di 13 volte. Questi incrementi non erano associati agli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) come rilevato dai test psicomotori (ad esempio vertigini soggettive e il DigitSymbolSubstitution Test).
    La somministrazione concomitante di loperamide (in singola dose di 16 mg) e ketoconazolo, un inibitoredel CYP3A4, e la glicoproteina P, ha mostrato un aumento dei livelli plasmatici della loperamide di 5volte. Questo aumento non era associato ad un aumento degli effetti farmacodinamici come rilevato dalla pupillometria.
    Il trattamento concomitante con la desmopressina orale risultava in un aumento delle concentrazioni plasmatiche di desmopressina plasmatica di 3 volte, dovuto presumibilmente ad una rallentata motilità gastrointestinale.
    Si sconsiglia l’uso concomitante di inibitori del citocromo CYP450.
    Le sostanze che accelerano il transito gastrointestinale possono diminuire l’effetto di Imodium.
    Farmaci con proprietà farmacologiche simili a quelle della loperamide o farmaci che possono rallentare la peristalsi intestinale (per es. anticolinergici), possono aumentare l’effetto di IMODIUM.

     

    4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento

    La somministrazione di Imodium è controindicata durante la gravidanza e l’allattamento. Le donne in gravidanza o che stanno allattando al seno devono quindi essere avvisate della necessità di consultare il medico per il trattamento più appropriato.



    4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

    La loperamideHCl può causare stanchezza, vertigini o stordimento. E’ quindi preferibile usare cautela nel guidare autoveicoli o adoperare macchinari pericolosi.



    4.8 Effetti indesiderati

    Adulti e bambini di età ≥12 anni

    Reazioni avverse riportate negli studi clinici con la loperamide HCl

    La sicurezza di LoperamideHCl è stata valutata in 3076 soggetti adulti e bambini di età ≥12 anni che hanno preso parte a 31 studi clinici controllati e non controllati con loperamideHCl utilizzata per il trattamento della diarrea. Di questi, in 26 studi si trattava di diarrea acuta (N=2755) e in 5 di diarrea cronica (N=321).

    Le reazioni avverse al farmaco (ADR) più comunemente riportate (vale a dire con un'incidenza ≥1%) negli studi clinici con LoperamideHCl per il trattamento della diarrea acuta sono stati i seguenti: stitichezza (2,7%), flatulenza (1,7%), cefalea (1,2%) e nausea (1,1%). Negli studi clinici per il trattamento della diarrea cronica, le ADR più comunemente riportate (vale a dire ≥1% di incidenza) sono state le seguenti: flatulenza (2,8%), stitichezza (2,2%), nausea (1,2%) e capogiri (1,2%).

    La tabella 1 mostra le ADR che sono state riportate con l'uso di loperamideHCl negli studi clinici (in caso di diarrea acuta o cronica) in adulti e in bambini di età ≥ 12 anni.



    La frequenza delle reazioni avverse presentate in Tabella 1 è definita mediante la seguente convenzione:

    • Molto comune (≥1/10);
    • Comune (≥1/100 fino a <1/10);
    • Non comune (≥1/1.000 fino a <1/100);
    • Raro (≥1/10.000 fino a <1/1.000);
    • Molto raro (<1/10.000).



    Tabella 1: Reazioni avverse riportate con l’uso di loperamideHCl negli studi clinici in adulti e in bambini di età ≥ 12 anni

    Classificazione per sistemi e organi

    Indicazione

    Diarrea acuta

    (N=2755)

    Diarrea cronica

    (N=321)

    Patologie del sistema nervoso

    Cefalea

     Capogiri

     

    Comune

    Non comune

     

    Non comune

    Comune

    Patologie gastrointestinali

    Stitichezza, Nausea, Flatulenza

    Dolore addominale, Malessere addominale, Bocca secca

    Dolore nella parte superiore dell'addome, Vomito

    Dispepsia

    Distensione addominale

     

    Comune

    Non comune

    Non comune

     

    Raro

     

    Comune

    Non comune

     

    Non comune

    Patologia della cute e del tessuto sottocutaneo

    Eruzione cutanea

     

    Non comune

     




    Reazioni avverse riportate nell’esperienza post-marketing con la loperamideHCl

    La determinazione delle reazioni avverse tramite l’esperienza post-marketing per la loperamideHCl non distingue le indicazioni diarrea acuta e cronica o le popolazioni adulti e bambini; i dati raccolti rappresentano pertanto la combinazione delle indicazioni (diarrea acuta e cronica) e delle popolazioni in oggetto (adulti e bambini).
    Le reazioni avverse osservate durante l’esperienza post-marketing per la loperamideHCl sono elencate di seguito in Tabella 2 secondo la Classificazione Organo Sistemica, utilizzando la terminologia MedDRA.



    Tabella 2: Reazioni avverse riportate con l’uso di loperamideHCl nell’esperienza postmarketing in adulti e bambini

     

    Classificazione per sistemi e organi

    Indicazione
    Diarrea acuta + Diarrea cronica

    Disordini del sistema immunitario

    reazione di ipersensibilità, reazione anafilattica (incluso shock anafilattico), reazione anafilattoide

    Disturbi del sistema nervoso

    sonnolenza, perdita di coscienza, torpore, riduzione del livello dicoscienza, ipertonia, disturbi della coordinazione

    Patologie dell’occhio

    miosi

    Patologie gastrointestinali

    ileo (compreso ileo paralitico), megacolon (compreso megacolon

    tossico), glossodinia

    Patologie della cute e del tessuto
    sottocutaneo

    eruzione bollosa (inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi

    epidermica tossica ed eritema multiforme), angioedema, orticaria,

    prurito

    Patologie renali e urinarie

    ritenzione urinaria

    Patologie sistemiche e condizioni
    relative alla sede di
    somministrazione

    affaticamento

     

     

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

     

    4.9 Sovradosaggio

    Sintomi

    In caso di sovradosaggio (assoluto, per assunzione accidentale di dosi eccessive o relativo, per accumulo nel sangue di farmaco non metabolizzato, pur somministrato alle dosi corrette), incluso un sovradosaggio relativo da disfunzione epatica, possono manifestarsi depressione del SNC (torpore, movimenti scoordinati, sonnolenza, miosi, ipertonia muscolare, depressione respiratoria), occlusione intestinale e ritenzione urinaria.

    In pazienti che hanno ingerito dosi eccessive di loperamide sono stati osservati eventi cardiaci quali prolungamento dell’intervallo QT e del complesso QRS, torsione di punta, altre gravi aritmie ventricolari, arresto cardiaco e sincope (vedere paragrafo 4.4). Sono stati segnalati anche casi fatali. Il sovradosaggio può rendere manifesta la presenza della sindrome di Brugada. I bambini sono più sensibili rispetto agli adulti agli effetti di un sovradosaggio da Imodium. Pertanto si raccomanda di tenere il prodotto al di fuori della loro portata perché un’ingestione accidentale, specialmente nei bambini al di sotto dei 4 anni, può causare stipsi e depressione del sistema nervoso centrale con sonnolenza e rallentamento del respiro.

     

    Trattamento

    In caso di sovradosaggio, deve essere avviato il monitoraggio ECG per il prolungamento dell’intervallo QT.
    Misure urgenti: se compaiono sintomi da sovradosaggio, il naloxone può essere utilizzato come antidoto; somministrare naloxone e possibilmente ripetere il trattamento dopo 1-3 ore in quanto la loperamide ha una durata d’azione più lunga rispetto a quella dell’antidoto.
    Il paziente deve essere monitorato per almeno 48 ore per evidenziare un eventuale aggravamento delle depressione del sistema nervoso centrale.



    5. PROPRIETA FARMACOLOGICHE

     

    5.1 Proprietà farmacodinamiche

    Categoria farmacoterapeutica: antipropulsivi, codice ATC: A07DA03.


    La loperamide si lega ai recettori oppioidi della parte intestinale, con conseguente inibizione del rilascio di acetilcolina e di prostaglandine. Si riduce, pertanto, la peristalsi propulsiva e aumenta il tempo di transito intestinale. La loperamide inoltre, aumenta il tono dello sfintere anale, con conseguente riduzione dell’incontinenza e dello stimolo.
    In forza della notevole affinità per la parete intestinale e per l’elevato effetto di primo passaggio, la loperamide difficilmente entra nel circolo sistemico.
    Studi condotti nel ratto hanno dimostrato per la loperamide la presenza di attività antiperistaltica, antidiarroica e spasmolitica. Assente un’attività analgesica centrale.

     

    5.2 Proprietà farmacocinetiche

    La loperamide viene facilmente assorbita dall’intestino, ma è quasi completamente estratta dal fegato, dove viene metabolizzata, coniugata ed escreta per via biliare.
    L’emivita della loperamide nell’uomo è di circa 11 ore con un range di circa 9-14 ore. Studi di distribuzione nei ratti dimostrano un’alta affinità per le pareti dell’intestino con una preferenza per il legame con i recettori dello strato muscolare longitudinale.
    L’escrezione avviene principalmente con le feci (90% della quantità somministrata).
    L’escrezione urinaria della loperamide sotto forma attiva è uguale a 1% della dose somministrata: l’escrezione urinaria totale (forma attiva + metaboliti) rappresenta circa il 10% della quantità somministrata essendo il farmaco prevalentemente escreto nelle feci.

     

    5.3 Dati preclinici di sicurezza

    Studi di tossicità cronica a dosi ripetute sulla loperamide condotti fino a 12 mesi nel cane e fino a 18mesi nel ratto non hanno dimostrato nessun altro effetto tossico che una riduzione o un aumento di peso corporeo e del consumo di cibo alle dosi giornaliere fino a 5mg/Kg/die (8 volte il livello massimo per l’uso umano – MHUL, pari a 16 mg/50 kg/day) e 40 mg/Kg/die (20 volte il MHUL) rispettivamente, in funzione dei confronti della dose in base all’area di superficie corporea (mg/m2 ). I livelli ai quali non sono osservati effetti avversi (NOAEL) in questi studi sono stati: 0,3 mg/kg/die (~0.5 volte il MHUL) e 2,5 mg/kg/die (~1.3volte il MHUL) nei cani e nei ratti rispettivamente.
    La valutazione non clinica in vitro e in vivo di loperamide non indica effetti significativi a carico dell’elettrofisiologia cardiaca entro l’intervallo di concentrazione terapeuticamente rilevante e a multipli significativi di questo intervallo (fino a 47 volte superiori). Tuttavia, a concentrazioni estremamente alte associate al sovradosaggio (vedere paragrafo 4.4), loperamide comporta effetti elettrofisiologici cardiaci che consistono in aritmie e nell’inibizione dei canali del potassio (hERG) e del sodio.

     

    Carcinogenicità e mutagenicità

    I risultati di studi condotti in vivo e in vitro indicano che la loperamide non è genotossica.
    Non c’è potenziale carcinogenico.

     

    Tossicità riproduttiva

    Nell’ambito di studi sulla riproduzione in cui a ratte gravide è stato somministrato il farmaco durante la gravidanza e/o l’allattamento, dosi molto elevate di loperamide (40 mg/kg/die - 20 volte il MHUL) hanno provocato tossicità materna, riduzione della fertilità e riduzione della sopravvivenza fetale/del cucciolo.
    Dosi più basse (≥10 mg/kg – 5 volte il MHUL) non hanno mostrato effetti sulla salute materna o fetale e non hanno agito sullo sviluppo peri e post-natale.
    Tossicità fetale: assente (ratto, os): 20 mg/kg/die, (coniglio, os): 10 mg/kg/die. Cancerogenesi: assente nel ratto. Attività embriotossica, teratogena, sulla fertilità: assente.

     

     

    6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

     

    6.1 Elenco degli eccipienti

    • Imodium 2 mg capsule rigide contiene: lattosio, amido di mais, talco, magnesio stearato.


    Una capsula rigida verde-grigia è costituita da: eritrosina (E 127); indigotina (E 132); ossido di ferro giallo (E 172); ossido di ferro nero (E 172); titanio diossido e gelatina.

     

    • Imodium 2 mg compresse orosolubilicontiene: gelatina, mannitolo, aspartame, aroma menta, sodio bicarbonato.
    • Imodium 2 mg capsule molli contiene: monocaprilato di propilenglicole, propilenglicole, acqua distillata.


    Una capsula è costituita da: gelatina, glicerolo 99%, propilenglicole, FD& C blue n. 1.



    6.2 Incompatibilità

    Non sono note incompatibilità chimiche o chimico-fisiche con il prodotto.

     

    6.3 Periodo di validità

    Imodium 2 mg capsule rigide: 5 anni.
    Imodium 2 mg compresse orosolubili: 3 anni.
    Imodium 2 mg capsule molli: 2 anni.



    6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

    Conservare il medicinale a temperatura non superiore a 25°C.



    6.5 Natura e contenuto del contenitore

    Imodium 2 mg capsule rigide: astuccio di cartone litografato contenente il foglio illustrativo ed un blister opaco in PVC/Al da 8 capsule.

    Imodium 2 mg compresse orosolubili: astuccio di cartone litografato contenente il foglio illustrativo ed un blister opaco in alluminio da 12 compresse.

    Imodium 2 mg capsule molli: astuccio di cartone litografato contenente il foglio illustrativo ed un blister in PVC/PVDC/Al da 12 capsule.

     

    6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

    Nessuna istruzione particolare.
    Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente

     

    7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

     

    Johnson & Johnson SpA - Via Ardeatina km 23,500 00071 Santa Palomba Pomezia (ROMA).



    8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

     

    Imodium 2 mg capsule rigide in confezione da 8 capsule A.I.C. 023673066.
    Imodium 2 mg compresse orosolubili in confezione da 12 compresse A.I.C. 023673092.
    Imodium 2 mg capsule molli in confezione da 12 capsule A.I.C. 023673104.



    9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

     

    Data di prima autorizzazione: 02/03/1998.
    Data dell’ultimo rinnovo: 27/11/2013.



    10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

     

    Documento reso disponibile da AIFA il 21/07/2022.


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    Fonte dell'articolo: Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)

    Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.
    Attenzione: i foglietti illustrativi potrebbero essere incompleti e/o non aggiornati. Per qualsiasi informazione più approfondita sul medicinale consultare il medico.