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Luxazone -

In questo articolo troverai:

    RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

     

    1. DENOMIMAZIONE DEL MEDICINALE


    Luxazone 2 mg/ml collirio, sospensione.
    Luxazone 2 mg/g unguento oftalmico
    .



    2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA


    1 ml di Luxazone 2 mg/ml collirio, sospensione contiene 2 mg di desametasone.

    Eccipienti con effetti noti:


    1 ml di sospensione contiene 2,25 mg di sodio solfito anidro.
    1 ml di sospensione contiene 0,04 mg di benzalconio cloruro.

    Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

    1 g di Luxazone 2mg/g unguento oftalmico contiene 2 mg di desametasone.

    Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


    3. FORMA FARMACEUTICA


    Collirio, sospensione.
    Unguento oftalmico.


    4. INFORMAZIONI CLINICHE


    4.1. Indicazioni terapeutiche


    Nel trattamento delle affezioni di natura allergica, infiammatoria e congestizia del segmento anteriore dell'occhio e in particolare in caso di coroiditi, iridociclite acuta e subacuta, edema corneale, congiuntivite allergica, uveiti anteriori in genere.

     

    4.2. Posologia e modo di somministrazione


    Posologia



    Collirio, sospensione: Dopo aver agitato il flacone instillare nell'occhio 3 o 4 gocce ogni 2-3 ore o secondo prescrizione medica.

    Unguento oftalmico: Applicare nel sacco congiuntivale ogni 2-3 ore o secondo prescrizione medica.

     

    Popolazione pediatrica


    Non ci sono studi adeguati e ben controllati sui pazienti pediatrici.

     

    Modo di somministrazione


    Applicare direttamente nel sacco congiuntivale.
    Si deve prestare attenzione a non interrompere la terapia prematuramente.

     

    4.3. Controindicazioni

    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Ipertensione endoculare;
    • Herpes semplice acuto e la maggior parte delle altre malattie da virus della cornea in fase acuta ulcerativa, salvo associazione con chemioterapici specifici per il virus erpetico, congiuntivite con cheratite ulcerativa anche in fase iniziale (Test alla fluoresceina positivo);
    • Tubercolosi dell'occhio;
    • Micosi dell'occhio;
    • Oftalmie purulente acute, congiuntiviti purulente ed erpetiche che possono essere mascherate o aggravate dai corticosteroidi;
    • Orzaiolo.

     

    4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

                                                                                   
    L'uso prolungato di prodotti oculari che contengono corticosteroidi può dar luogo ad eventi avversi (vedi paragrafo 4.8): è sconsigliabile un'applicazione ininterrotta per oltre 1 mese.
    Sindrome di Cushing e/o soppressione surrenalica associate con l’assorbimento sistemico di desametasone oculare possono verificarsi dopo terapia intensiva o continuata per lunghi periodi in pazienti predisposti, compresi bambini e pazienti trattati con inibitori del CYP3A4 (compresi ritonavir e cobicistat). In questi casi, il trattamento dovrebbe essere sospeso progressivamente.

     

    Disturbi visivi


    Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

     

    Aumento della pressione intraoculare e glaucoma


    L'uso prolungato di corticosteroidi può aumentare la pressione intraoculare nei soggetti sensibili, con conseguente glaucoma con danno al nervo ottico, difetti dell’acuità visiva e del campo visivo.
    Gli steroidi devo essere utilizzati con cautela in presenza di glaucoma; la pressione intraoculare deve essere controllata frequentemente.
    L’uso prolungato può causare cataratta posteriore subcapsulare.
    In occasione di trattamenti prolungati è opportuno procedere a frequenti controlli del tono oculare.

     

    Mascheramento di infezioni acute non trattate


    Un’infezione acuta dell’occhio non trattata può essere mascherata o la sua attività può essere potenziata dalla presenza di farmaci steroidei.

     

    Infezioni oculari secondarie


    L’uso prolungato di farmaci steroidei può sopprimere la risposta immunitaria e aumentare così il rischio di infezioni oculari secondarie da agenti patogeni liberati dal tessuto oculare.
    Le infezioni fungine della cornea sono particolarmente inclini a svilupparsi in coincidenza ad applicazioni di steroidi protratte per lungo tempo; deve pertanto essere considerata tale possibilità in ogni tipo di ulcera corneale dove uno steroide è in uso o è stato usato. Se appropriato, devono essere
    raccolte colture fungine.
    L’uso di steroidi intraoculari può prolungare il corso e può esacerbare la gravità di molte infezioni virali dell’occhio (incluso l’herpes simplex). La terapia con gli steroidi nel trattamento dell'herpes simplex stromale richiede grande cura; è richiesto un frequente controllo per mezzo della lampada a fessura.
    Nelle cheratiti erpetiche virali se ne sconsiglia l'uso, che può essere eventualmente consentito sotto la stretta sorveglianza dell'oculista, in particolare per quanto riguarda le possibili implicazioni immunitarie dell’infezione.

     

    Assottigliamento corneale e sclerale


    Nelle malattie che generano l'assottigliamento della cornea e della sclera è noto che può verificarsi la perforazione del globo.

     

    Ritardo della guarigione e formazione di bolle


    L’uso di steroidi dopo la chirurgia della cataratta può ritardare la guarigione e aumentare l’incidenza di formazione di bolle.

     

    Possibilità di lesione oculare e contaminazione


    Per prevenire lesioni oculari o contaminazione, si deve fare attenzione nell’evitare che il flacone o il tappo del tubo tocchino l’occhio o qualsiasi altra superficie. L’uso del flacone o del tubo da più di una persona può diffondere l’infezione.
    Tenere il flacone o il tubo ben chiusi quando non in uso.

     

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Luxazone collirio sospensione


    Il prodotto contiene sodio solfito anidro che raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.
    Il prodotto contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione agli occhi, alterazione del film lacrimale e della superficie corneale. Da usare con cautela nei pazienti con occhio secco e con compromissione della cornea. I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato. La sostanza può, inoltre, opacizzare le lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. Le lenti a contatto devono essere tolte prima dell’instillazione e possono essere nuovamente applicate dopo almeno 15 minuti.

     

    4.5. Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione


    Gli inibitori del CYP3A4 (compresi ritonavir e cobicistat) possono diminuire la clearance del desametasone con conseguente aumento degli effetti e della soppressione surrenalica/sindrome di Cushing. La combinazione dovrebbe essere evitata a meno che il beneficio non superi
    il rischio degli effetti collaterali sistemici dei corticosteroidi, in questo caso i pazienti dovrebbero essere monitorati per gli effetti sistemici dei corticosteroidi.

     

    4.6. Gravidanza e allattamento



    Gravidanza


    Poiché non ci sono studi adeguati e ben controllati su donne in stato di gravidanza, questo prodotto deve essere usato con cautela durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio per il feto.
    La somministrazione di corticosteroidi in animali gravidi è stata associata ad anormalità dello sviluppo fetale.

     

    Allattamento


    Non è noto se la somministrazione topica di Luxazone possa avere un assorbimento sistemico tale da produrre quantità rilevabili nel latte materno. Pertanto l’uso non è raccomandato in donne che allattano al seno.

     

    4.7. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

    Luxazone non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
    Come per qualsiasi farmaco oculare, se si verifica un offuscamento transitorio della vista durante l’uso, il paziente dovrà attendere che la visione torni nitida prima di guidare o usare macchinari.

     

    4.8. Effetti indesiderati



    Le seguenti reazioni avverse sono state riportate in seguito all’utilizzo di Luxazone:

    Patologie dell’occhio


    Irritazione oculare, bruciore oculare.

     

    Disturbi del sistema immunitario


    Reazioni di ipersensibilità.



    Le seguenti reazioni avverse sono state riportate come effetti di classe e possono potenzialmente verificarsi anche con Luxazone:

    Patologie dell’occhio


    Cataratta subcapsulare, infezione oculare (incluse infezioni batteriche, fungine e virali), irritazione oculare, perforazione oculare (perforazione sclerale o corneale), glaucoma, aumento della pressione intraoculare, sensazione di bruciore oculare, visione offuscata (con frequenza non nota) (vedere anche il paragrafo 4.4).

     

    Patologie endocrine


    Sindrome di Cushing, soppressione surrenalica (vedere paragrafo 4.4).

     

    Reazioni avverse riportate con i colliri contenenti fosfati


    Molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea associati all’uso di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata.

     

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette


    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

     

    4.9. Sovradosaggio


    Un eventuale sovradosaggio richiede la momentanea interruzione della somministrazione allo scopo di evitare fenomeni irritativi, ulcerativi o di glaucoma acuto. Questa interruzione deve essere però attuata in maniera graduale.
    Se ingerito accidentalmente, assumere liquidi per diluire.


    5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE


    5.1. Proprietà farmacodinamiche


    Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi, non associati, codice ATC: S01BA01.

    Il desametasone è un corticosteroide che possiede una notevole attività antinfiammatoria locale (10 volte quella del cortisolo, il più potente tra i corticosteroidi naturali). Questa attività si esplica attraverso la riduzione del numero delle cellule infiammatorie e della produzione di fibrina. Il
    desametasone, come anche gli altri steroidi, riduce la capacità di cicatrizzazione. Esso ha un'azione riducente la permeabilità capillare, il numero dei globuli bianchi e la migrazione leucocitaria.

     

    5.2. Proprietà farmacocinetiche


    Il farmaco viene ben assorbito nei soggetti con cornea lesa, e raggiunge livelli altamente efficaci nell'umore acqueo e nei tessuti profondi.
    L'assorbimento sistemico conseguente a somministrazione topica è del tutto irrilevante e non ha mai costituito un problema clinico.

     

    5.3. Dati preclinici di sicurezza


    Il principio attivo presenta una DL 50 pari a 410g/kg per via intraperitoneale nel topo, dose questa notevolmente superiore a quella utilizzata in clinica.


    6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE


    6.1. Elenco degli eccipienti


    Collirio, sospensione: sodio cloruro, fosfato monosodico, solfito sodico anidro, benzalconio cloruro, idrossipropilmetilcellulosa, polis orbato 80, acqua depurata. Unguento oftalmico: paraffina liquida, lanolina anidra, clorobutanolo, vaselina bianca.

     

    6.2. Incompatibilità


    Non note.

     


    6.3. Periodo di validità


    Collirio, sospensione: 2 anni.
    Validità dopo prima apertura del flacone: 28 giorni.

    Unguento oftalmico: 3 anni.
    Validità dopo prima apertura del tubo: 28 giorni.

     

    6.4. Precauzioni particolari per la conservazione


    Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
    Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

     

    6.5. Natura e contenuto del contenitore


    Collirio, sospensione: flacone in plastica 3 ml.
    Unguento oftalmico: tubo in alluminio 3 g.

     

    6.6. Precauzioni particolari per lo smaltimento


    Nessuna istruzione particolare.
    Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


    7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO


    AbbVie S.r.l.
    S.R. 148 Pontina km 52 snc
    04011 Campoverde di Aprilia (LT) Italia.


    8. NUMERI DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO


    Collirio, sospensione: AIC n. 017837028
    Unguento oftalmico: AIC n. 017837016


    9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE


    Data della prima autorizzazione: 13 Ottobre 1960.
    Data del rinnovo più recente : 1 Giugno 2010.

     

    10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO


    Documento reso disponibile da AIFA il 25/10/2022.


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    Fonte dell'articolo: Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)

    Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo, in nessun caso costituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Come specificato in ogni articolo se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.
    Attenzione: i foglietti illustrativi potrebbero essere incompleti e/o non aggiornati. Per qualsiasi informazione più approfondita sul medicinale consultare il medico.